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Spetta al Direttore Generale l’onere e l’onore di introdurre il bilancio di missione, questo corposo e complesso documento che presenta in modo ampio e articolato l’agire e i risultati dell’Azienda nel corso dell’anno precedente.
Quest’anno tale appuntamento assume un carattere particolare perché l’attuale direzione è entrata in azienda quando il 2014 era chiuso ed era stato con impegno e cura amministrato da Leonida Grisendi, direttore generale, e dell’intera direzione che ha terminato il suo mandato, cui va uno speciale ringraziamento. È quasi un privilegio poter guardare l’anno trascorso da questa prospettiva, consente di vedere i punti di forza di questa complessa organizzazione con uno sguardo ancora neutrale, positivo. Tuttavia l’ingresso in una nuova azienda, in una nuova realtà non prevede una fase di sola osservazione e conoscenza, occorre subito entrare nell’operatività a partire dalla pianificazione e dalla programmazione.
È difficile perciò guardare all’anno trascorso senza spostare lo sguardo alla prospettiva, a quello che l’ospedale sta diventando e diventerà.
Emerge come primo elemento nelle pagine del documento, e in particolare nel capitolo 7, il cambiamento organizzativo. L’istituzione della centrale operativa unica interprovinciale del sistema 118 costituisce certamente per il nostro territorio e per quelli delle province di Piacenza e Reggio Emilia un cambiamento significativo dell’organizzazione della rete della gestione dell’emergenza. Un cambiamento reso possibile dalla nuove tecnologie a disposizione, ma soprattutto dalle persone che hanno condiviso percorsi di integrazione e messa in comune di competenze e conoscenze per consentire il concretizzarsi dell’innovazione organizzativa senza alcun disagio per l’utente finale. Possiamo individuare nel cambiamento organizzativo una delle direttrici di trasformazione che caratterizzeranno l’agire della attuale Direzione.
Come detto, il cambiamento è possibile solo grazie alle persone che lo rendono realizzabile, effettivo, con le loro competenze, con la loro creatività, con la dedizione al lavoro, con la ricchezza delle relazioni, insomma con tutti quegli elementi che configurano il capitale intellettuale delle organizzazioni, soprattutto delle organizzazioni come quelle sanitarie in cui il valore più importante è dato da quella che viene chiamata in linguaggio economico “risorsa umana”, ossia dalle persone.
Altro elemento che caratterizza in modo importante l’Ospedale di Parma sono le funzioni hub (ossia l’alta specialità sia diagnostica che terapeutica) e di eccellenza che hanno un ruolo significativo nel delineare i connotati di questa organizzazione e il suo potenziale. Tale dato va unito all’alta tecnologia, alle grandi capacità presenti nell’area dell’insegnamento e della ricerca e all’elemento architettonico, che è stato profondamente trasformato in questi ultimi anni con la costruzione del nuovo ospedale nell’area di via Volturno e del padiglione dell’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla”.
Questo connotato importante deve essere visto in una nuova prospettiva e messo in relazione con la capacità dell’ospedale di lavorare con il territorio per costruire una rete di prossimità che prenda in carico il paziente senza soluzione di continuità. L’immagine scelta per la copertina di questo bilancio di missione, ossia la piazza della città, Piazza Garibaldi, rappresenta in modo emblematico questo obiettivo: rendere più salda la relazione dell’ospedale con la città.
Altri numerosi spunti si trovano nel volume, che non può essere affrontato come lettura integrale. Certamente è un documento utile per la consultazione, che presenta veramente innumerevoli informazioni sull’attività, sulle caratteristiche e sul funzionamento dell’Ospedale, e in effetti, il formato elettronico, che è stato già da tempo scelto per agevolare la divulgazione e ridurre i costi derivanti da una pubblicazione cartacea, consente di effettuare letture per temi di interesse o per parole chiave.
È del resto un documento in evoluzione, infatti, a partire da questa edizione abbiamo integrato nel capitolo 3 una sintesi della relazione sulla performance, primo passo della progressiva trasformazione che caratterizzerà il documento nei prossimi anni, come strumento di accountability inserito nel ciclo della performance, in linea con gli indirizzi regionali e dell’Organismo Indipendente di Valutazione Enti e Aziende del Servizio Sanitario Regionale e per l’ARPA della Regione Emilia-Romagna.
La sfida di guidare un ospedale importante come l’Azienda Ospedaliero-Universitaria è di grande motivazione per dare slancio al cambiamento e all’innovazione, per trasformare non tanto gli spazi che ci ospitano quanto l’idea di cura, assistenza, insegnamento, in altri termini l’idea di ospedale. Sfida che non riguarda solo la Direzione ma tutti coloro che quotidianamente partecipano alla vita dell’ospedale, come professionisti e operatori, cui va sincera riconoscenza, come pazienti e familiari, cui va la nostra attenzione e cura.
Massimo Fabi
Direttore Generale