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Bilanci Ausl 2024 presentati in Commissione assembleare, nel pomeriggio in Giunta la delibera di approvazione

Quasi 195 milioni il disavanzo complessivo, legato al costante incremento delle spese per soddisfare la crescente domanda di servizi sanitari, assicurare e migliorare l’assistenza ai cittadini e abbattere le liste d’attesa. La Regione anche quest’anno coprirà integralmente le perdite con risorse proprie
26 maggio 2025

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numeri sui bilanci d’esercizio 2024 delle Aziende Usl e delle Aziende Ospedaliere dell’Emilia-Romagna sono stati illustrati oggi in Regione, in IV Commissione assembleare “Politiche per la salute e politiche sociali”.

Un passaggio preliminare dovuto, quello della richiesta di parere della Commissione competente – come stabilisce la legge regionale 29/2004 – prima della delibera che andrà oggi in Giunta sull’approvazione dei bilanci, corredati dei pareri dei Collegi sindacali, del Comitato di indirizzo per le Aziende Ospedaliero-Universitarie e del Consiglio di indirizzo e verifica per gli Irccs, oltre che dei pareri delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie.  

Quasi 195 milioni di disavanzo complessivo delle Aziende sanitarie, esattamente 194.850.623 euro, che la Regione provvederà anche quest’anno a coprire integralmente con risorse proprie, come ha ribadito nell’illustrare i numeri l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, presenti anche l’assessore al Bilancio, Davide Baruffi, e l’assessora all’Agenda digitale, Legalità e Contrasto alle povertà, Elena Mazzoni.

Numeri dovuti a un duplice fattore: il costante aumento dei costi, necessari per continuare a garantire, e migliorare, i livelli di cura e assistenza dei cittadini, riconoscere doverosamente i rinnovi contrattuali al personale, abbattere le liste d’attesa e soddisfare la crescente domanda di servizi sanitari, a cui non corrisponde, però, un adeguato finanziamento a livello nazionale

“Se non ci sarà un incremento sostanzioso dei fondi stanziati a livello nazionale non solo in valori assoluti ma anche rispetto al Pil- la preoccupazione espressa da Fabi a conclusione del suo intervento- non potremo stare tranquilli neppure per gli anni futuri. L’incremento dei costi sostenuti dalle Aziende sanitarie, a cui peraltro si accompagna un aumento dei ricavi, è legato alla duplice necessità di soddisfare la crescente domanda di servizi e di continuare a garantire e a migliorare l’assistenza e le cure per i cittadini dell’Emilia-Romagna e per i tanti che nella nostra regione vengono a farsi curare. Lo squilibrio- ha aggiunto l’assessore- tra il non incremento del finanziamento e la necessità, invece, di potenziare l’offerta per abbattere le liste d’attesa, a cui non sono state dedicate risorse nazionali aggiuntive, provoca inevitabilmente questi effetti. Ancora una volta la Regione Emilia-Romagna provvederà con risorse proprie all’integrale copertura del disavanzo, ma è fondamentale che il Governo faccia la sua parte: la sanità pubblica e universalistica è il bene più prezioso che abbiamo e merita di essere finanziata adeguatamente, a rischio c’è la sua stessa esistenza”.

Sulla base dei risultati dei bilanci d’esercizio, la Regione assegnerà dunque a ciascuna Azienda i contributi necessari per ripianare le perdite: 188 milioni (dal Bilancio finanziario gestionale 2025-2027, anno di previsione 2025), accantonati nel risultato di amministrazione al 31.12.2024 e già destinati al ripiano dei disavanzi sanitari per l’esercizio 2024; e 9,438 milioni di euro dal Fondo spese impreviste (Missione 20, Programma 3, Titolo 1 del Bilancio di previsione 2025-2027).  

Costi e ricavi

I numeri illustrati in Commissione, che hanno preso in esame gli anni 2019-2024, parlano di un aumento costante e consistente dei costi, che nel 2024 hanno registrato l’apice, con oltre 12 miliardi di euro, superiori anche rispetto agli anni del Covid (10 miliardi 823.000 nel 2020 e 11 miliardi 289.000 nel 2021, mentre nel 2023 sono stati 11 miliardi 760.000 euro).

Tra le principali voci di costo rientrano la spesa per il Personale dipendente: 3,589 mld (+86,7 mln rispetto al 2023, +2,48%); la spesa Farmaceutica ospedaliera: 1,372 mld (+ 116 mln vs 2023, +9,24%), dovuta ai maggiori consumi di nuovi farmaci per cura malattie rare e onco-ematologiche e terapie avanzate, oltre che alla cura per i cittadini provenienti da altre regioni, la cosiddetta mobilità attiva. Poi la spesa per Dispositivi medici: 698 mln (+49,4 mln vs 2023, +7,62%), aumentata per effetto dell’incremento degli interventi chirurgici connesso al recupero delle liste di attesa, impiego della chirurgia robotica, dispositivi per la gestione del diabete, protesi ortopediche e diagnostica oncologica.

Alla voce spesa farmaceutica convenzionata si registrano 541,9 mln (+ 25,8 mln vs 2023, pari a +4,99% che include l’impatto della remunerazione aggiuntiva dovuta alla normativa nazionale), mentre per i vaccini sono stati spesi 66,6mln (+12,6 mln vs 2023, pari a +23,4%). La spesa per acquisto prestazioni (ospedaliere e di specialistica ambulatoriale) da privato accreditato per residenti registra un aumento di 13,3 mln (+5,5% vs 2023), dovuto a una maggiore committenza per recupero delle liste di attesa.

Infine, la spesa per la medicina di base: 566,6 mln (+23,9 mln vs 2023, pari al +4,4%), incremento legato all’applicazione dell’Accordo Collettivo Nazionale 2019-2021 dei Medici convenzionati, e le spese energetiche (gas, riscaldamento, energia elettrica) legate all’incremento dei costi delle materie prime, che permangono rilevanti (170,6 mln) anche se in riduzione rispetto al 2023 (-4,7%).  

In crescita anche i ricavi (dati da prestazioni, ticket e recupero rimborsi): prendendo in considerazione l’ultimo quinquennio, passano da 1, 08 miliardi nel 2020, a 1,1 nel 2021, 1,3 nel 2022, 1,35 nel 2023 fino ad arrivare a oltre 1,5 miliardi nel 2024.  

Pienamente rispettati dal servizio sanitario regionale i tempi di pagamento di 60 giorni previsti dalla normativa, con tutte le Aziende che mettono a segno performance migliori rispetto al 2023.

Ultimo aggiornamento contenuti: 26/05/2025