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All’Ospedale un giardino riabilitativo

All'esterno del Padiglione Barbieri un'area verde per recuperare il livello di autonomia e migliorare la qualità di vita dei pazienti con disabilità motoria.
18 novembre 2011

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Un giardino riabilitativo nell’area esterna del Padiglione Barbieri, uno spazio verde attrezzato per i pazienti dell’Unità operativa di Medicina riabilitativa dell’ospedale Maggiore: un luogo che possa aiutare i pazienti a recuperare abilità ma anche a confrontarsi con gli ostacoli della vita reale, per imparare a superare le barriere architettoniche e integrarsi nel vivere sociale. Il progetto è dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, che si propone di realizzarlo con il coordinamento gestionale della Provincia e il contributo operativo  del Centro commerciale Eurosia. Per raccogliere fondi a favore del giardino, Eurosia insieme alle associazioni del territorio lancerà un calendario di iniziative ad hoc, dall’organizzazione di eventi sportivi, alla vendita di prodotti, alle lotterie (promosse  da Alice Onlus, associazione di volontariato per la lotta all’ictus cerebrale). Tutti i cittadini saranno invitati a partecipare.

Il costo previsto dell’intervento è di circa 125mila euro: 70mila per il primo stralcio (parte edile, illuminazione) e 55mila per il secondo (opere a verde). La realizzazione del giardino è prevista nell’area verde prossima al Padiglione Barbieri dell’Ospedale, una superficie di circa 850mq con un perimetro di circa 120 m, e sarà a servizio dei pazienti di Medicina riabilitativa e dei loro familiari. Pazienti con un’ampia gamma di patologie (dalle cerebrolesioni e neurolesioni vascolari o traumatiche alle lesioni ortopediche) e la cui presa in carico ottimale contempla i disturbi di tipo motorio, cognitivo, psicologico, il livello di autonomia e la necessità di ausili.

Oltre ad aiutare i degenti a recuperare o acquisire abilità, il giardino può essere anche un luogo importante per favorire momenti ricreativi e di incontro con le famiglie. Un particolare, questo, da non sottovalutare: la possibilità che vi siano momenti di socialità al di fuori del reparto, e quindi di un contesto prettamente ospedaliero, è infatti rilevante per sostenere gli aspetti emotivi e assistenziali di tutti i pazienti che giornalmente sono impegnati nelle attività riabilitative e di recupero motorio.

Quello del giardino di Parma è un progetto originale, il primo del genere in Italia. Tra le caratteristiche previste: superfici calpestabili e percorsi diversi con materiali, gradini e pendenze differenti, da poter proporre a pazienti che deambulano (con o senza ausilio) e a pazienti in carrozzina; un percorso a ostacoli (variabili e removibili) per l’addestramento all’abilità e alla destrezza delle persone che deambulano o in carrozzina; un’area per attività manuali-laboratoristiche (pittura, piccolo giardinaggio, manipolazione di materiali plasmabili…); un’area verde dove suoni, colori, odori, rumori e superfici tattili forniscano stimoli sensoriali per attivare o rilassare il paziente o facilitino la produzione di una risposta, là dove ancora non se ne sono osservate (ad es. stati vegetativi); spazi idonei alle attività di avviamento allo sport (ad es. basket, ping-pong, tiro con l’arco) per utilizzare le abilità recuperate dal paziente, per l’intrattenimento ludico e per rendere consapevole il paziente delle potenzialità comunque presenti nelle sue abilità residue.

Verranno realizzati due gazebo, uno come area di ritrovo per pazienti e familiari e uno per le attività terapeutiche manuali. Nel giardino ci saranno inoltre una fontana e due punti acqua in prossimità dei gazebo.

Particolare attenzione sarà riservata allo studio del verde (posizione degli arbusti, altezza delle siepi, scelta delle essenze…). Ci saranno una serie di siepi sia esterne sia interne; le prime, più fitte e alte, garantiranno la privacy ai pazienti impegnati con le attività riabilitative, mentre quelle interne, più basse, saranno a delimitazione dei vialetti e dei percorsi pedonali. A completamento sono inoltre previste una serie di fioriture, alberature di alto e medio fusto e rampicanti.

Gli ideatori del progetto

La creazione del Giardino riabilitativo è il risultato del lavoro e della collaborazione tra il personale della Medicina riabilitativa (Rodolfo Brianti, direttore della struttura e del dipartimento Geriatrico-riabilitativo, Fabrizio Dazzi, fisiatra, Alessia Cattaneo e Barbara Parenti, terapiste di terapia occupazionale), la direzione e il servizio Attività tecniche e logistiche dell’Azienda Ospedaliera e l’architetto Cesare Beghi del Caad di Parma.

Ultimo aggiornamento contenuti: 02/11/2012