Controlli ai prematuri da una microscopica goccia di sangue, donato uno strumento alla Neonatologia del Maggiore

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“Ittero” è una parola che preoccupa le neomamme quando stringono tra le braccia per la prima volta il loro neonato. Si riferisce alla colorazione giallastra della pelle e delle mucose causata da un’elevata concentrazione della bilirubina nel sangue e nei tessuti. Per una soluzione positiva delle forme di ittero neonatale è necessario misurare il livello di bilirubinemia. Ed è un strumento per tale misurazione quello donato dalle famiglie Di Maio e Cozzani, tramite l’associazione Donatori di Coccole, alla struttura di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma diretta da Serafina Perrone.
“Il bilirubinometro – spiega la coordinatrice infermieristica della Neonatologia Mara Cauli mostrando l’apparecchio ai donatori – è progettato per fornire una precisa misura del livello di bilirubina sierica nei neonati attraverso un semplice prelievo capillare, un microcampione di sangue. La conoscenza precisa del livello di bilirubinemia è molto importante per la cura delle forme di ittero neonatale”.
“Uno strumento prezioso – aggiunge la dottoressa Lucia Gambini della Neonatologia – perché ci consente di avere risultati precisi e immediati evitando la puntura tradizionale al neonato. Quindi riduce il dolore per il neonato e l’ansia dell’attesa dei genitori”.
Ai sinceri ringraziamenti si è unita la direttrice Serafina Perrone per il gesto di affetto dimostrato dalle due famiglie e per le attenzioni costanti dei Donatori di coccole (presenti con la vice presidente Anna Menozzi) che hanno fatto da tramite per offrire al reparto un’ulteriore opportunità di diagnosi meno invasive nei confronti dei loro piccoli e piccolissimi pazienti.