I pazienti dell’Oncoematologia pediatrica colorano con le loro impronte l’Albero della vita

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Le impronte colorate delle mani dei pazienti dell’Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore per formare l’Albero della Vita, simbolo della Giornata internazionale contro il cancro infantile che si celebra il 15 febbraio. Le foglie di questo albero rappresentano i singoli pazienti che ringraziano per aver migliorato la sopravvivenza e la qualità della vita di bambini e adolescenti affetti da cancro, in tutto il mondo.
“Quest’anno i bambini, le famiglie e gli operatori sanitari che si prendono cura dei bambini ammalati di cancro, – spiega la direttrice del reparto Patrizia Bertolini – hanno unito le forze per lanciare lo slogan #throughyourhands (nelle vostre mani), a significare che attraverso le nostre forze si può aiutare il progresso delle cure per i bambini con cancro in tutto il pianeta. Specialmente nei paesi più sviluppati, l’80% dei bambini sopravvive con l’aspettativa di vivere una vita produttiva e di soddisfazioni”.
“I successi, nella cura dei tumori in età pediatrica, sono frutto della collaborazione tra tutti i centri di Oncoematologia pediatrica, soprattutto in Europa e nel Nord America – continua Patrizia Bertolini – che si sono riuniti in associazioni prima nazionali come l’AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica) poi internazionali come la SIOP (Società Internazionale di Oncologia Pediatrica). Queste reti hanno garantito protocolli di diagnosi e terapia comuni, controllo dei risultati e ricerca su grandi numeri di pazienti, nonostante queste malattie siano rare. Attualmente attraverso una più stretta collaborazione con l’oncologia degli adulti si promuove una cultura specifica per i teenager e i giovani adulti, che hanno bisogni complessi, tra cui cure psicologiche e di supporto sociale”.
Il centro di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma registra circa 20 nuove diagnosi di malattie oncologiche all’anno in bambini e adolescenti. I pazienti vengono presi in carico per le terapie e per i controlli di sorveglianza per un tempo variabile tra 5 e 10 anni dall’esordio, in base alla malattia e alle terapie effettuate. Normalmente circa 100 pazienti all’anno sono seguiti frequentemente per terapie e controlli e molti pazienti proseguono con controlli ambulatoriali fino all’ età giovane adulta. “Appartenere alla rete AIEOP e SIOP – conclude la dottoressa Bertolini – comporta che i professionisti del reparto sono impegnati nelle ricerche su diversi tumori che colpiscono i bambini, in particolare sulle ricerche biologiche per le strategie di medicina di precisione. Attualmente sono in corso progetti di ricerca per le principali neoplasie pediatriche, in particolare sulle Leucemie, i Linfomi, il Neuroblastoma e il Medulloblastoma. L’approccio globale al bambino e adolescente comporta inoltre un modello assistenziale che pone attenzione non soltanto agli aspetti sanitari, ma anche alla componente personale, sociale, scolastica. La collaborazione con la “Scuola in ospedale”, con le associazioni Giocamico e Noi Per Loro corrisponde allo spirito degli obbiettivi proposti dalla giornata internazionale”.