Bimba di un anno e mezzo operata d’urgenza dall’equipe di Endoscopia toracica diretta da Maria Majori

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Domenica sera dall’Ospedale di Vaio è giunta in urgenza all’Ospedale Maggiore di Parma una bambina di 1 anno e mezzo positiva al Covid con difficoltà respiratoria che però si è scoperto, non dovuta al virus SARS-CoV-2 bensì all’inalazione di arachidi che le ostruivano quasi completamente la trachea.
La bimba, infatti, circa 2 ore prima, mentre mangiava delle arachidi aveva presentato improvvisamente dispnea, tosse e difficoltà respiratoria come riferito dalla mamma a Valentina Fainardi, medico di guardia in Accettazione pediatrica e afferente alla Clinica pediatrica diretta da Susanna Esposito.
La radiografia del torace della bambina era normale, ma la dottoressa, avendo il forte sospetto clinico di inalazione, ha allertato il medico reperibile dell’Endoscopia Toracica Federico Antenora, Maria Majori direttore della Pneumologia ed Endoscopia Toracica e Clelia Zanaboni responsabile della Terapia Intensiva pediatrica che afferisce alla 1° Anestesia e Rianimazione diretta da Sandra Rossi.
E’ stata allestita immediatamente una sala operatoria presso il Comparto operatorio dell’emergenza-urgenza (Blocco COE) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma interamente dedicato agli interventi in pazienti Covid positivi o sospetti e la bambina è stata sottoposta a broncoscopia flessibile per confermare o meno il sospetto di inalazione: la trachea appariva quasi completamente occlusa da frammenti di arachide tanto che i professionisti si sono sorpresi di come la bambina avesse potuto respirare fino a quel momento.
L’intervento di disostruzione tracheale con broncoscopio rigido è stato effettuato da Maria Majori coadiuvata da Clelia Zanaboni, Federico Antenora e dal Personale Infermieristico dell’Endoscopia Toracica e del COE Rosalia Collura, Consuelo Sfalanga e Marco Giorgetti.
L’emergenza respiratoria si è risolta nel giro di 2 ore e mezzo e la bimba è stata dimessa dopo un periodo di osservazione.