Assegnate le 5 borse di studio per giovani medici finanziate da Luca Barilla
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Sono stati selezionati i 5 giovani medici che potranno trascorrere un anno di formazione e lavoro in importanti centri pediatrici europei. Le borse di studio annuali sono state interamente finanziate da Luca Barilla, vice presidente Barilla Holding SpA, per la formazione di competenze professionali da poter mettere a servizio del nuovo Ospedale dei Bambini di Parma, che entrerà in funzione nella primavera del 2012.
La selezione aveva l’obiettivo di scegliere giovani professionisti desiderosi di avviare un’esperienza di formazione clinica e ricerca scientifica di ampio respiro presso importanti centri pediatrici europei. Alla selezione hanno risposto 31 candidati provenienti da tutta Italia.
I giovani medici Laura Bianchi, Filippo Boccellari, Alessia Ghiselli, Pietro Lazzeroni e Carlotta Spagnoli, risultati vincitori delle borse di studio, sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Luca Barilla, Sergio Venturi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Loris Borghi, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Parma, e Maurizio Vanelli, direttore della Scuola di specializzazione in Pediatria dell’ateneo.
“I vincitori – ha spiegato Sergio Venturi – sono giovani professionisti motivati ed entusiasti, ai quali la permanenza in strutture pediatriche d’eccellenza, in particolare nei reparti di Emergenza-urgenza, consentirà di instaurare rapporti professionali in una prospettiva di confronto, miglioramento e collaborazione. Per loro si tratta di una grande occasione formativa, ottenuta con merito”.
“Ho deciso di sostenere personalmente la formazione di questi giovani medici – ha detto Luca Barilla – per favorire il processo di benessere della comunità, nella mia qualità di imprenditore. I giovani infatti sono depositari di grandi ricchezze progettuali che meritano di essere valorizzate. Non dimentichiamo che la loro esperienza sarà posta a servizio di tanti, quando nelle corsie ospedaliere assisteranno i loro pazienti”.