Sanità: più risorse dalla Regione per il 2011

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La quota che la Regione destinerà nel 2011 all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma passa dai 3,8 milioni di euro del 2010 a 10,100 milioni, con l’incremento più significativo rispetto a tutte le Aziende Ospedaliere della Regione
Si tratta di un riconoscimento alla qualità di servizi e delle prestazioni della sanità parmense. La Regione Emilia-Romagna ha infatti stabilito di destinare complessivamente alla provincia di Parma l’incremento maggiore, tra le province regionali, dei finanziamenti previsti dalla ripartizione del Fondo sanitario nazionale.
L’aumento dei trasferimenti regionali alla sanità parmense nel 2011 segnerà infatti un +1,7% rispetto all’anno scorso, il secondo incremento in Emilia-Romagna dopo la provincia di Rimini.
In termini assoluti, l’aumento delle risorse annuali è pari a 12,3 milioni di euro, un valore tuttavia non definitivo in quanto legato agli accordi ancora da ultimare nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.
Il maggiore incremento di finanziamenti amplia la disponibilità di risorse per la programmazione 2011 dell’Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
La programmazione 2011 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
L’Azienda Ospedialiera di Parma (AOU) per l’anno 2011 intende attuare la praticabilità di nuovi modelli organizzativi atti a sviluppare, da un lato, una reale sinergia e integrazione con l’Azienda sanitaria territoriale, e dall’altro, garantire un approccio sistematico ed unitario ai percorsi diagnostico- terapeutici fondati sulla promozione della continuità assistenziale e sui percorsi per intensità di cure.
Non secondaria, infine, appare la necessità di portare a compimento la configurazione organizzativa della post-acuzie e della lungodegenza attraverso una appropriata presa in carico del paziente cronico nei cui confronti sviluppare dinamiche assistenziali il più possibile finalizzate a tutelarne l’integrità psico-sociale, oltre che clinica.
Per tali ragioni l’accessibilità è argomento privilegiato rispetto al quale andranno perseguite e realizzate le più attente azioni. L’AOU ha individuato nel Pronto soccorso lo snodo organizzativo atto non solo a fornire interventi tempestivi a pazienti con problemi urgenti, quanto anche a garantirne, fin dall’inizio, il più appropriato orientamento diagnostico-terapeutico all’interno della rete di prestazioni aziendali. È una innovazione non solo strutturale, ma, soprattutto culturale che ha nei dipartimenti il volano per realizzarsi. In particolare le innovazioni, nel 2011, riguarderanno la attivazione del Pronto soccorso ortopedico, il quale dovrà supportare la risposta a bisogni di salute specifici nella disciplina in questione. Verranno strutturati due ambulatori ove le unità operative di Ortopedia effettueranno prestazioni in urgenza, costituite sia da visite mediche che da prestazioni ambulatoriali chirurgiche. L’attività dei suddetti ambulatori verrà garantita da specialisti ortopedici H24. Lo sviluppo dell’accessibilità troverà, inoltre, motivo di concreta realizzazione attraverso una rimodulazione della disponibilità complessiva di posti letto internistici con l’incremento degli attuali 30 posti letto della struttura semplice di unità operativa Medicina d’urgenza a 36. A questi, sempre nell’anno 2011, andranno ad aggiungersi 32 posti letto di una nuova struttura semplice dipartimentale di Medicina interna il cui orientamento dovrà allinearsi alle necessità assistenziali quali-quantitative di una utenza cui dovrà essere garantito alto turnover, rapidità e appropriatezza di esami diagnostici e prestazioni da parte di un equipe multidisciplinare.
L’obiettivo finale del 2011 è pertanto, ampliare e qualificare l’offerta di degenza in regime di emergenza-urgenza promuovendo la centralità della persona assistita, il miglioramento continuo della qualità assistenziale, l’efficacia della cura. Il miglioramento dell’accesso all’emergenza si caratterizzerà anche, attraverso l’attivazione di 14 nuovi posti di Osservazione breve intensiva (OBI), atti a costituire un ulteriore filtro per una stabilizzazione di pazienti non necessitanti di ricovero ma di una attenzione multidisciplinare orientata a risolverne e tutelarne in sicurezza lo stato di acuzie.
Nel definire l’importanza delle azioni rivolte a migliorare, nel corso dell’anno 2011, l’integrazione con il territorio al momento della dimissione, un ruolo fondamentale è rappresentato dalla realizzazione di una struttura di degenza di 18 posti letto di lungodegenza a gestione infermieristica nel dipartimento Geriatrico- riabilitativo per la gestione clinica di pazienti che hanno un percorso in atto di trasferimento presso i servizi territoriali o a domicilio. Appare evidente che tale progetto è fondato sulla integrazione con i medici di medicina generale e i servizi territoriali.
Il Padiglione Barbieri sarà sede definitiva di tutte le funzioni del dipartimento Geriatrico-riabilitativo che, entro l’estate, si concretizzeranno nell’accorpamento anche dei reparti per acuti di Geriatria, Clinica geriatria e Medicina riabilitativa.
La innovazione dell’AOU, nel 2011, passa attraverso il nuovo assetto dell’offerta pediatrica che si consoliderà nel modello organizzativo del nuovo Ospedale dei bambini ove attività diagnostiche e terapeutiche, percorsi di cura internistici e chirurgici rivolti all’area pediatrica troveranno stabilità di offerta e concreta attuazione. Non è solo una innovazione strutturale ma soprattutto organizzativa che fonda anche sulla innovazione tecnologica. Quest’ultima si esprimerà, nel 2011, con la realizzazione della gara per la nuova Medicina nucleare e ciclotrone cui è collegata l’implementazione di prestazioni innovative prima non disponibili e lo sviluppo dell’intera area della telemedicina. La valorizzazione delle risorse umane, delle professionalità e delle competenze, anche nell’ottica di una AOU che coniuga assistenza, didattica e ricerca, passerà nel 2011 attraverso la progettazione di un centro di sperimentazione di fase 1, che costituirà importante occasione per rendere sinergiche le reti professionali esistenti anche nel campo della ricerca biomedica. A tal fine l’AOU di Parma realizzerà uno specifico settore costituito da ambulatori, zone di degenza, laboratori idonei alla funzione specifica in assoluta sicurezza e continuità con tutte le altre funzioni clinico-assistenziali dell’zienda.