Parma e Roma unite nella ricerca

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Una rete per la ricerca che unisce l’ospedale di Parma al Bambin Gesù di Roma. La rete, in particolare, sosterrà la progettazione e la realizzazione di ricerche in campo clinico a favore di bambini pazienti dei due ospedali.
Il progetto di rete che avvicina i reparti del dipartimento Materno-infantile di Parma a quelli della capitale, pone in evidenza in modo emblematico la complessità delle attività di ricerca, l’importanza dell’azione in rete e la centralità del paziente che è il fine ultimo dell’impegno profuso.
La collaborazione dei due ospedali, siglata oggi con un incontro dei professionisti, promuove la condivisione dei progetti, il forte coinvolgimento dei ricercatori, la ripartizione dei costi e una valutazione attenta per la pubblicazione dei dati.
Ma in particolare la collaborazione che collegherà i due ospedali servirà anche a dare risposte alle domande dell’utenza: quale ruolo hanno i bambini in un progetto di ricerca? I farmaci innovativi utilizzati per le malattie rare o difficili da curare, saranno maggiormente disponibili? La stragrande maggioranza dei farmaci sono infatti concepiti per la popolazione adulta: la somministrazione ai bambini soddisfa i criteri di sicurezza?
I componenti della nuova rete collaboreranno alla progettazione e attuazione di studi con farmaci e di sperimentazioni cliniche per analisi di tollerabilità nel bambino. Inoltre i centri del network potranno contribuire alla ricerca in ambito pediatrico con attività di laboratorio, nonché promuovere studi e attività di formazione professionale. All’incontro hanno preso parte Paolo Rossi, direttore del Dipartimento pediatrico universitario-ospedaliero dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù (Roma), i direttori e i professionisti dei reparti del dipartimento Materno-infantile dell’Azienda ospedaliero universitaria di Parma, tutti coinvolti nell’attività di ricerca, oltre a Caterina Caminiti, direttore della struttura di ricerca e innovazione del Maggiore di Parma.