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Donazione e Trapianto di organi tessuti e cellule nel parmense

Il Comitato locale di Parma per la Donazione e i Trapianti presenta l’attività svolta nell’anno 2011 dalle Aziende sanitarie
04 giugno 2012

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Il Comitato locale di Parma per la Donazione e i Trapianti – l’organismo che unisce Istituzioni, Aziende Sanitarie e Volontariato – presenta l’attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule nel territorio parmense, svolta nell’anno 2011.

Donazione
Sono 30 i donatori segnalati nell’anno 2011 e 16 quelli effettivi (in percentuale poco più del 50%, come nell’ultimo triennio). Un dato in linea con i risultati raggiunti nel quinquennio precedente.
Rispetto ai risultati raggiunti nell’anno 2010, si è registrata una leggera flessione nel numero dei donatori di organi segnalati e degli effettivi. In gran parte questo fenomeno, di dimensioni assolute ridotte, si è verificato per una diminuzione dei decessi con accertamento neurologico.
Per quanto riguarda la donazione di cornee si è registrato un costante incremento negli ultimi anni di prelievi corneali (nel 2011 204 al Maggiore e 34 a Vaio) e parallelamente una riduzione delle opposizioni (18% al Maggiore e 2% a Vaio).
I dati rilevati nei primi 5 mesi del 2012 confermano il mantenimento dell’elevato numero di donazioni storicamente registrate nel parmense.

Trapianti
Nell’anno 2011 sono stati eseguiti presso il Centro Trapianti di Parma 41 trapianti di rene: 33 trapianti di rene da cadavere, 5 di rene da vivente e 3 di rene-pancreas. Si tratta di un dato numerico in linea con l’attività pluriennale, modulato sulla disponibilità di donatori. Le rilevazioni relative ai primi 5 mesi del 2012 mostrano un incremento nell’attività di trapianto.

(per il dettaglio dei dati vedi schede allegate)

Il Comitato locale di  Parma per la Donazione e i Trapianti

Il Comitato è presieduto dall’Assessorato alle Politiche sociali e volontariato della Provincia e costituito dai Comuni di Parma, Borgotaro, Fidenza e Langhirano (in rappresentanza di tutti i Comuni), dalle Aziende sanitarie parmensi (Ospedaliero-Universitaria e Usl), dall’Università degli Studi, dall’Ordine dei Medici, dall’Ufficio Scolastico provinciale (Ufficio XIII), dalle organizzazioni di volontariato AIDO e ANED e dalla Diocesi di Parma.
Ha la funzione di promuovere iniziative volte a favorire l’informazione, la sensibilizzazione e la crescita culturale della comunità locale sul tema della donazione e dei trapianti. Promuove inoltre la concertazione e la collaborazione tra i soggetti istituzionali del territorio che intervengono sull’attività, favorendo occasioni di incontro tra questi e la cittadinanza.
Opera nell’ambito della campagna informativa regionale “Una scelta consapevole” e persegue l’obiettivo di mantenere nel parmense l’elevato livello qualitativo del sistema di donazioni e trapianti.

Il trapianto
Il trapianto d’organo, che per molte persone rimane l’unica cura in grado di salvare la loro vita in presenza di gravi malattie (cardiopatia, insufficienza epatica e respiratoria), può consentire ai pazienti una maggiore aspettativa di vita e il recupero di una buona qualità della stessa. La maggioranza dei trapiantati riprende a vivere la propria quotidianità come prima dell’insorgere della malattia: ci sono donne giovani che in seguito sono diventate madri, sportivi che hanno ripreso l’attività semi-agonistica e lavoratori che hanno potuto recuperare le posizioni professionali precedentemente ricoperte.

La lista d’attesa
Fondamentale, per l’accesso al trapianto, è la corretta gestione della lista d’attesa e l’osservazione accurata dei pazienti in essa inseriti. La selezione dei pazienti idonei, in caso di trapianto, avviene in base a criteri condivisi e prestabiliti a livello regionale, in  primis il gruppo sanguigno e la compatibilità genetica. È compito dei professionisti  “gestori di lista” aggiornarla costantemente con i dati trimestrali o a seguito di rivalutazioni cliniche periodiche. Questo consente a coloro che sono temporaneamente sospesi, per condizioni non favorevoli di salute o per documentazione sanitaria incompleta, di passare in posizione attiva nella lista.

La donazione
Ma perché gli organi, i tessuti e le cellule siano disponibili, occorre che dopo il decesso ci sia l’assenso alla donazione. Una scelta che può essere espressa liberamente da ciascuno presso le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, oppure deve essere demandata ai familiari al momento della scomparsa di un congiunto. In caso di libera scelta, i dati dell’interessato vengono immessi in una banca dati nazionale, collegata con i Centri Trapianti regionali. Il sistema garantisce condizioni di sicurezza e rispetto della privacy. Per avere informazioni sulla sede più vicina nella quale esprimere la propria volontà, si può chiamare il numero verde gratuito del Servizio Sanitario Regionale 800.033033.
In alternativa l’assenso alla donazione può essere espresso iscrivendosi all’AIDO, o compilando i tesserini distribuiti dall’associazione, da conservare tra gli effetti personali; oppure è sufficiente scrivere su un foglio, da tenere con sé, la propria volontà con l’indicazione dei personali dati anagrafici, data e firma.

Infine è giusto ricordare che anche in vita si può essere donatori: di sangue e di altre cellule, quali quelle del cordone ombelicale o del midollo osseo.

 

Ultimo aggiornamento contenuti: 02/11/2012