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Covid 19, calano gli accessi e le Tac, ma non siamo ancora al giro di boa

Il punto con Nicola Sverzellati, direttore delle Scienze Radiologiche dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: "patologia complessa con casi di gravità molto variabile. Siamo ancora un po' lontani dal risultato che vorremmo raggiungere e vediamo ancora troppa gente in giro"
03 aprile 2020

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Nicola Sverzellati, direttore delle Scienze Radiologiche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma conferma il calo degli accessi per sospetta polmonite da Covid 19.  Una diminuzione di circa il 50% riscontrata anche in Radiologia, con un calo degli esami diagnostici. “Questo però – precisa il prof. Sverzellati –  non ci deve far pensare ad un giro boa. Siamo ancora un po’ lontani dal risultato che vorremmo raggiungere e questo è  in contrasto con quanto vediamo negli ultimi giorni con un po’ troppa gente e un po’ troppe macchine in giro.”

“La patologia da Covid 19 – prosegue Sverzellati  è complessa con casi di gravità molto variabile. Nel picco la malattia  si è presentata in forma molto severa, ora vediamo polmoniti un po’ meno gravi. Ma non una malattia solo una polmonare si associa a diverse comorbilità. E’ necessario quindi un approccio, multidisciplinare, come quello che stiamo tenendo”.

 

Ultimo aggiornamento contenuti: 03/04/2020