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Operazione Conquibus, Fabi: fatti inaccettabili

Comportamenti come quelli emersi dalle indagini non possono essere tollerati. Garantita la continuità assistenziale dei pazienti dell'Unità Operativa di Ematologia
04 ottobre 2018

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“I fatti emersi sono sconcertanti e inaccettabili. I comportamenti messi in luce dall’indagine infangano la professione medica e fanno violenza ai principi e ai valori del Servizio sanitario nazionale. Non possono e non devono essere tollerati, in alcun modo. Stiamo adottando i conseguenti provvedimenti di sospensione dall’incarico, anche in applicazione della recente normativa regionale in materia, a conferma della nostra netta determinazione già dimostrata in passato”. 

Così Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria  dopo le indagini  dell’operazione Conquibus  condotte dai NAS – Carabinieri di Parma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma. 

“Le attività dell’unità operativa di Ematologia e Centro Trapianti Midollo Osseo – precisa  Fabi – proseguono con regolarità e la direzione  sanitaria assicura la piena continuità assistenziale e di cura dei pazienti in carico al reparto. L’Azienda sanitaria – conclude il direttore del Maggiore – attende fiduciosa la conclusione delle indagini e metterà in atto azioni a tutela dei professionisti dell’Ospedale Maggiore e dei pazienti in cura che quotidianamente ripongono fiducia e speranza nel Servizio sanitario”.

Ultimo aggiornamento contenuti: 04/10/2018