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Tre alberi e tre rose per non dimenticare

Grazie all’associazione Sodales, al Maggiore una piantumazione come gesto di commemorazione delle ventuno vittime della tragedia del Cattani, avvenuta nel 1979
16 dicembre 2017

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Tre alberi – prunus mirabolani – e tre rose sono stati messi a dimora nelle aiuole verdi presso l’ingresso di via Volturno dell’Ospedale. La piantumazione è avvenuta in memoria della strage del Cattani, con un appuntamento che è ormai diventato consuetudine dopo una prima piantumazione di 21 alberi avvenuta nel 2014 e le successive azioni di mantenimento dell’area verde.

La cerimonia di piantumazione sottolinea il criterio dell’abitare gli spazi pubblici secondo un concetto di equilibrio tra presente e passato “per ricordare una ferita  che ha rappresentato un momento di dolore per l’Ospedale ma anche per tutta la comunità”, come ha sottolineato Antonio Ferrari, medico della direzione sanitaria del Maggiore. In questo senso è centrale il ruolo svolto dall’associazione Sodales, con i suoi rappresentati e il suo presidente Antonio Iammiglio, che animano l’iniziativa in ricordo delle vittime e della storia del nostro Ospedale. Tra i membri di Sodales anche Fabrizio Savani che ha rimarcato: “quella del Cattani come la più grande strage civile dal dopoguerra per la città di Parma”. Presenti alla cerimonia di alcuni famigliari delle vittime a cui va l’abbraccio della città: Antonella, Cinzia, Claudio, Giada, Anna Maria e Angela, parenti di Marisa Terzi; Valter, Giannina, Roberto e Cristina, parenti di Lorenza Vecchi; Vanna, Elisa, Patrizia e Chiara, parenti di Anselmo Cervi.

Tutte le vittime dello scoppio del Cattani: Angela Aimi; Giancarla Armagni; Giuseppina Baseggio; Primo Bertolini; Roberto Capedri; Anselmo Cervi; Lina Dall’Aglio; Guido Dametti; Teresa Lamagni; Torquato Marchiani;  Rossana Merlini; Rosa Mosa; Maurina Orlandini; Pier Lorenzo Quadri; Ernesta Rizzini; Andrea Rossetti; Marisa Terzi; Giovanni Vecchi; Lorenza Vecchi; Patrizia Villani; Giuseppe Vitali.

La storia: martedì 13 novembre 1979 alle 14.30 l’esplosione di una bombola nel reparto di Cardiochirurgia provocò il crollo dell’ala est del Padiglione Cattani. Tra le macerie persero la vita ventuno persone, in gran parte degenti della Cardiochirurgia e parenti in visita, oltre a due pazienti ricoverati in Rianimazione e a tre dipendenti (un infermiere dell’Ospedale e due lavoratori di ditte esterne). La tragedia toccò profondamente tutta la città.

Ultimo aggiornamento contenuti: 18/12/2017

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Un momento della cerimonia

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