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Ripartiti i fondi alle aziende sanitarie. In Emilia Romagna si continua a investire in sanità

Via libera della Giunta agli oltre 8 miliardi di euro destinati per il 2017 al Sistema sanitario regionale. Al Maggiore di Parma assegnati 46 milioni, 700 all’Ausl 
14 giugno 2017

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Oltre 8 miliardi di euro, nel 2017, per il servizio sanitario regionale: 64 milioni in più rispetto allo scorso anno. Le risorse (8,087 miliardi), destinate all’Emilia-Romagna dal Fondo sanitario nazionale, andranno a finanziare le Aziende sanitarie e serviranno principalmente (7,5 miliardi) a coprire e implementare a livello locale i Livelli essenziali di assistenza; ovvero tutte quelle prestazioni – visite, esami, cure – garantite, gratuitamente o con il pagamento di un ticket, dal servizio sanitario regionale.

Ma non solo: tra i principali obiettivi da perseguire per quest’anno ci sono l’avvio delle campagne vaccinali promosse dal nuovo Piano di prevenzione varato a livello nazionale e regionale; la riduzione delle liste di attesa per i ricoveri chirurgici programmati; il consolidamento dei servizi e delle prestazioni del Fondo regionale per la non autosufficienza; l’attuazione del Piano sociale e sanitario regionale e, sul fronte delle risorse umane, la riduzione del precariato e l’assunzione di nuovo personale.
A definire le “Linee di programmazione e finanziamento per il 2017” è una specifica delibera approvata dalla Giunta regionale. Si tratta del principale atto di programmazione annuale della Regione per le aziende Usl e ospedaliere del servizio sanitario, che al tempo stesso stabilisce la ripartizione della parte più consistente delle risorse sul territorio regionale e il quadro degli obiettivi da raggiungere per quest’anno.
Oltre ai 7,5 miliardi per i Lea, tra le quote più significative vanno ricordate: 64 milioni per finanziare il sistema integrato Servizio sanitario-Università e 145 per sostenere la qualificazione dei servizi delle Aziende ospedaliere e degli Irccs; e ancora, 81,74 milioni sono destinati all’acquisto di farmaci innovativi, di cui 36 per farmaci Hcv (Epatite C) e 45,74 per quelli oncologici. La delibera fissa, inoltre, in 320 milioni il concorso al complessivo finanziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza.

“8 miliardi di euro, 64 milioni in più rispetto allo scorso anno, pur in un contesto ancora difficile per le finanze pubbliche. Si tratta di risorse importanti- sottolinea l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi– che ci permettono di continuare ad investire, come abbiamo fatto da inizio legislatura, sulla sanità dell’Emilia-Romagna: sulle strutture, gli spazi e le strumentazioni diagnostiche, ma anche sul personale e sui servizi ai cittadini, a partire dai piani di abbattimento delle liste d’attesa, che per visite ed esami siamo riusciti quasi ad azzerare. Il nostro obiettivo- conclude Venturi- è duplice: mantenere il sistema sanitario regionale ai livelli d’eccellenza in cui già si colloca, garantendo al tempo stesso un’efficace gestione amministrativa e delle risorse”.

Nello specifico, questa la ripartizione dei fondi (arrotondate alle migliaia):

Aziende Usl

Piacenza:                                         485.431.000 euro

Parma:                                              694.996.000 euro

Reggio Emilia:                                788.504.000 euro

Modena:                                      1.064.332.000 euro

Bologna:                                       1.407.414.000 euro

Imola:                                               213.152.000 euro

Ferrara:                                            614.586.000 euro

Romagna:                                    1.766.263.000 euro

 

Aziende ospedaliere / Aziende ospedaliere-universitarie / Irccs

Aosp-Univ.Parma:                           46.446.000 euro

Aosp Reggio Emilia:                       25.206.000 euro

Aosp-Univ. Modena:                      45.639.000 euro

Aosp-Univ. Bologna:                      64.984.000 euro

Aosp-Univ. Ferrara:                        68.251.000 euro

Ist. Ortopedico Rizzoli (Bologna): 18.275.000 euro

 

Ultimo aggiornamento contenuti: 30/06/2017