Il gruppo parrocchiale di Traversetolo a sostegno dell’Ostetricia e ginecologia

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Un intero gruppo parrocchiale che sostiene con amorevole generosità i bisogni più disparati, espressi dagli abitanti del paese fino ai piccoli che, ancora in grembo, hanno necessità di diagnosi approfondite e precise. E’ in questo modo che pizzi, merletti, ricami e prodotti di falegnameria e bricolage si trasformano, per la Ostetricia e ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, in un cardiotocografo computerizzato del valore di oltre ottomila euro.
Lo strumento, di elevata tecnologia, consente una valutazione oggettiva del tracciato del feto, con la comparazione dei dati su base mondiale, elevata precisione della rilevazione e un contenimento elevato dei tempi, che da 30 minuti passano così a soli dieci, con evidenti vantaggi per la diagnosi. Le prestazioni della strumentazione sono elevate e tengono conto dell’età gestazionale, permettono la rilevazione di variazioni minime e definiscono in modo numerico la reattività del feto. La donazione scaturisce dall’impegno continuo del gruppo parrocchiale di Traversetolo che, ogni lunedì dalle 15 alle 19, si riunisce nell’oratorio parrocchiale per assicurare una produzione continua e pregiata di manufatti da destinare alla vendita per la raccolta dei fondi: un modo concreto e indefesso di diffondere il valore della donazione.
Il gruppo parrocchiale di Traversetolo
Le anime del gruppo sono tante e vanno dai 65 ai 91 anni di età e provengono da esperienze diverse: Angiolina, per esempio era ragioniera, mentre Albertina, 91 anni, nel gruppo è specializzata per l’uncinetto, come anche Rina, che lavora a testa china contando i punti con un sussurro. Bruna, 87 anni, lo dice senza mezzi termini: “Io aspetto che arrivi il lunedì per incontrarmi con le mie amiche, fare cose utili e passare un bel pomeriggio in compagnia”. Lillia, impiegata in pensione, si dedica in prevalenza ai modelli e di fianco a lei, Fatbana, di origini albanesi e nuovissima nel gruppo, disegna foglie con il panno rosso. Le sorelle Cicci hanno il primato di essere le creative del gruppo e da almeno 15 anni hanno all’attivo confezioni per la casa, ma anche borsette dal disegno creativo. Nella sua totale modestia, Claudia dice di non essere specializzata in nulla, e poi ammette di essere l’anima che cura l’allestimento della bancarella, che compone il mosaico dei manufatti e li presenta in tutta la loro originalità. Il gruppo dell’oratorio di Traversetolo, infatti, si prepara ad affrontare un dicembre intenso: “Saremo tutte le domeniche al mercato con le confezioni sul tema del Natale”, spiega. La filosofia del gruppo è davvero vincente, non buttare nulla, recuperare tutto e farlo cercando di divertirsi, uno spirito che completa il suo virtuosismo davanti alle storie delle persone che ricevono sostegno, qualche ragazzo che non arriva a pagarsi la corriera, o i libri per la scuola, qualche altro che non conosce la parola vacanza e qualche studente modello che non ha la possibilità di frequentare l’Università e non arriva alla borsa di studio ma ha la fortuna di conoscere queste vere e proprie fatine. Un esempio di economia solidale che si coniuga con la valorizzazione delle competenze e del lavoro manuale. “Recupero vecchie lenzuola che ci hanno donato”, spiega suor Silvia, a fianco di Caterina che, originaria di Napoli assicura di avere trovato a Traversetolo un calore umano mai conosciuto. Franca 79 anni, con una vena di generosità grande come il suo sorriso, e la testa china al lavoro con il ditale alla mano è convinta dello spirito del gruppo: “Ci vogliamo bene e quello che facciamo è molto bello”. I cuscini sono la specialità di Tina, pilastro del gruppo da sempre, che si affianca bene all’amica Emma super creativa, specializzata, in particolare, nell’ascoltare le persone. Lina è definita l’ape operaia, mentre Elia, che oggi si dedica alle coccarde natalizie, ha sempre composto poesie. Così, mentre Marta è appena arrivata, Cristina, ideatrice degli oggetti di legno si nasconde dietro la sua riservatezza, e Adele spiega come è arrivata all’oratorio, spinta da una lezione durissima da parte della vita: “Di solito sono i figli che seguono l’esempio dei genitori – spiega emozionata – ma io mi sono ritrovata a dovere seguire quello di mio figlio, la sua generosità, il suo altruismo”. Accanto a loro, ci sono Renato, Stefano, Marco, Stega e Davide che, alla sera, dopo il lavoro, si dedicano a falegnameria e bricolage per arricchire la produzione del gruppo con originali oggetti intagliati in legno che trasmettono tutto il calore della generosità. E infine c’è Laura, non solo anima del gruppo, anche collante e organizzatrice vulcanica: ”Come scegliamo a chi donare? Guardiamo chi ha bisogno, sono le realtà più dure che si incontrano in modo casuale con il nostro gruppo”.
La donazione
E in effetti, uno dei tanti nipotini di queste fatine le ha portate a conoscere le necessità dei feti di basso peso e di quanto un cardiotocografo di ultima generazione possa aiutare sulla strada di una diagnosi precisa. Ed è così che Tiziana Frusca, direttore della Ostetricia e ginecologia del Maggiore, con Daniela Viviani responsabile del Percorso nascita, Rita Lombardini, coordinatrice Sala parto e Mariangela Voltolini, coordinatrice della degenza del reparto arrivano a Traversetolo per dire grazie alle benefattrici, un grazie a nome di tutti i bambini che nascono sani.