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O Arm 2, una Tac 3 D per i chirurghi dell’Ospedale di Parma

Già operativo un sistema diagnostico innovativo che guida l’intervento del chirurgo in ogni istante. La Tac si inserisce in un progetto di sviluppo complessivo dell’area chirurgica sostenuto da Fondazione Cariparma
28 ottobre 2016

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L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è uno dei  primi ospedali italiani e il primo in Emilia Romagna a dotarsi di un sistema radiografico tridimensionale per applicazioni in sala operatoria. La TAC intraoperatoria O Arm 2 è una delle più innovative tecnologie diagnostiche attualmente disponibili, pienamente operativa da alcune settimana all’Ospedale di Parma è stata presentata oggi da Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Paolo Andrei, presidente di Cariparma, Elena Saccenti direttore Generale AUSL di Parma, e Vincenzo Vincenti, Pro Rettore alla Sanità dell’Università di Parma. Ermanno Giombelli, direttore della Neurochirurgia e Giovanni Arcuri, responsabile Ingegneria clinica dell’Ospedale hanno spiegato caratteristiche tecniche e applicazioni cliniche dell’apparecchiatura.

Il macchinario è già stato utilizzato in 6 interventi, tra questi l’asportazione di una neoplasia temporo – orbitaria su una donna di 50 anni, svolto dai chirurghi delle unità operative di Neurochirurgia e Maxillo-facciale e un intervento di impianto cocleare a un bimbo di un anno svolto dagli specialisti dell’Otorinolaringoiatria.

“Il sofisticato sistema diagnostico – spiega Massimo Fabi, – si inserisce in un progetto complessivo di investimenti in campo chirurgico, che ha previsto anche l’acquisizione di un nuovo microscopio da sala operatoria e l’acquisto di nuovi strumenti chirurgici.  Una conquista importante e fondamentale per il nostro Ospedale realizzata grazie all’importante contributo e al sostegno di Fondazione Cariparma”.

“Abbiamo fin da subito appoggiato il progetto – aggiunge Paolo Andrei– perché crediamo che le innovazioni tecnologiche siano fondamentali per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria che si pone in una posizione di primo piano nel panorama regionale e nazionale”.

Il costo complessivo delle nuove strumentazioni diagnostiche è complessivamente di 780mila euro, di questi 480mila finanziati da Fondazione Cariparma e 300mila da Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

“Con questa apparecchiatura – spiega Ermano Giombelli – abbiamo esattezza millimetrica, controlli a dosi ridotte di raggi e tempi chirurgici più brevi”.

Il sistema di imaging O-Arm O2 è un sistema radiografico mobile progettato per pianificazione pre-intervento, imaging intraoperatorio e valutazione post-operatoria. Il macchinario offre funzioni di acquisizione di immagini fluoroscopiche e multiplanari 2D, ma ha la peculiare caratteristica di poter generare immagini volumetriche tridimensionali con una rapida visualizzazione della ricostruzione 3D e non necessita di alcuna opera di installazione in sala operatoria.

Il dispositivo è utilizzabile da tutte le specialità chirurgiche, anche se la sua primaria destinazione d’uso è indubbiamente legata alle applicazioni di neurochirurgia spinale e neurochirurgia cranica, chirurgia maxillo facciale, otoneurochirugia e ortopedia traumatologica.

Il dispositivo è integrato con  sistemi di navigazione chirurgica già in dotazione all’Azienda Ospedaliero-Universitaria. Le immagini e le informazioni vengono inviate al navigatore che le integra al proprio interno, guidando così il lavoro del chirurgo istante per istante e millimetro per millimetro nella zona sottoposta a intervento.

Le immagini del navigatore possono essere inviate negli oculari del microscopio operatorio, in modo da consentire al chirurgo una visione a realtà aumentata, attraverso il quale poter verificare l’andamento reale della chirurgia rispetto alla pianificazione, mentre gli impianti e le principali azioni sono eseguite utilizzando strumenti opportunamente configurati ed integrati nel sistema di navigazione.

Ultimo aggiornamento contenuti: 28/10/2016

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