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Fare ricerca migliora la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti. La maggior parte della ricerca svolta dai medici, infermieri e coordinatori di ricerca clinica del reparto si concentra sullo studio di patologie quali infarto miocardico, sindrome coronarica acuta, genetica delle malattie cardiovascolari ma anche scompenso cardiaco, diabete e aritmia. Gran parte dell’attività svolta si inserisce nella linea di ricerca miglioramento della qualità assistenziale, che considera l’impiego della pratica clinica come punto di partenza per l’ideazione di nuovi progetti attraverso il confronto di test, interventi e procedure sanitarie, al fine di migliorare la gestione delle attività assistenziali. Ogni anno vengono avviati circa 10 progetti di ricerca clinica e di laboratorio e data la loro natura generalmente pluriennale, risultano in corso circa 15 studi coordinati dai ricercatori della struttura, la maggior parte di essi realizzati in collaborazione con altri centri.
La ricerca in corso mira a identificare modalità per prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari, sia in persone ad alto rischio che ancora non si sono ammalate (prevenzione primaria), sia in pazienti cardiaci, che sono a rischio di recidive (prevenzione secondaria). Tali studi comprendono sia interventi volti a modificare lo stile di vita e a favorire l’adesione alle terapie, sia sperimentazioni di farmaci innovativi per la riduzione dei fattori di rischio e di dispositivi medici. Un filone di ricerca particolarmente innovativo in cui i professionisti del reparto si distinguono a livello internazionale è lo studio delle varianti genetiche associate all’infarto, in particolare giovanile, e lo sviluppo di strategie terapeutiche personalizzate in base alle caratteristiche individuali del paziente.
Molta della ricerca in corso viene effettuata in rete con altri centri nazionali e internazionali, anche nell’ambito di progetti finanziati dall’Unione Europea.