Nel ricordo di Charlie Alpha, 18 anni fa la tragedia sul Ventasso

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Ieri mattina, a Parma presso il cippo in via Casati Confalonieri, è stato commemorato il triste anniversario della tragedia del Ventasso. Erano le 8.25 del 18 agosto 1990 quando l’elicottero EHCA Charlie Alpha dell’elisoccorso di Parma precipitava sul monte Ventasso, immerso nella nebbia. Si era alzato in volo per soccorrere un ferito nell’Appennino reggiano. Quel giorno persero la vita quattro operatori, il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Annamaria Giorgio, gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei.
A Parma, il servizio di elisoccorso è ormai arrivato al suo ventesimo anno di attività: il primo intervento fu il 19 luglio 1988 a Varsi, e da allora l’elisoccorso si è affermato come attività indispensabile per i servizi d’emergenza in tutta Italia e si è raffinato nelle proprie caratteristiche. Gli interventi dell’elicottero di Parma Soccorso sono in costante crescita.
L’anno scorso gli interventi sono stati 962 e le persone soccorse sono state 1.040; al 31 luglio di quest’anno l’elisoccorso si è già levato in volo 566 volte per valutare 590 feriti.
L’aumento previsto per la fine del 2008 è di circa il 3%: il dato degli interventi dell’elicottero è sovrapponibile a quello delle emergenze gestite in totale dalla Centrale Operativa 118: dalle 38.134 emergenze del 2007 si prevede infatti di arrivare quest’anno a circa 40.000.
Circa la metà degli interventi dell’elisoccorso sono dovuti a traumi (273 su 566 nei primi sette mesi del 2008; 493 su 962 nel 2007) e oltre il 50% dei trasporti ha riguardato pazienti di media ed elevata gravità.
I luoghi in cui l’elicottero è intervenuto più frequentemente sono le strade (53,22% degli interventi di quest’anno), seguite dalle case dei pazienti (25,76%).
I mesi di maggiore attività dell’elisoccorso sono solitamente quelli estivi, da giugno a settembre. L’elicottero può alzarsi in volo a partire dalle 7.30 fino al tramonto e in condizioni metereologiche che consentano una visibilità pari a 1 chilometro in orizzontale e 150 metri in verticale. L’anno scorso si sono registrate solo 45 ore di chiusure meteo; nel 2008 fino alla fine di luglio 30 ore, concentrate in particolare nei pomeriggi di gennaio.
Dal momento della richiesta di soccorso, l’elicottero è pronto per decollare in 2 minuti e 30 secondi circa. Il tempo di volo medio è di 12 minuti e 30 secondi: per raggiungere l’Autostrada del sole, per esempio, occorrono 5 minuti, per arrivare a Corniglio 10 minuti.
Ogni equipaggio dell’elicottero BK 117 in dotazione alla Centrale operativa 118 di Parma è composto da un medico rianimatore anestesista (presente a turno dagli ospedali di Parma, Piacenza e Reggio Emilia), un infermiere professionale coordinatore di volo (della Centrale operativa 118 Parma Soccorso), un altro infermiere professionale (proveniente a turno dai dipartimenti Emergenza-Urgenza di Parma, Piacenza e Reggio Emilia), e dal pilota di Helitalia. A Parma gli infermieri coordinatori (HCM, Helicopter Crew Member) volano in media circa 60 ore all’anno ciascuno. In totale, tra medici, infermieri, piloti e tecnici della manutenzione sono 115 le persone che partecipano al servizio di elisoccorso.
Il servizio di elisoccorso è integrato su base regionale e si avvale di 3 mezzi dislocati presso gli eliporti delle Centrali operative 118 di Parma, Bologna, Ravenna, più un quarto – dotato di verricello per il soccorso alpino – di stanza a Pavullo nel Frignano. Gli interventi dell’elicottero di Parma riguardano soprattutto le province limitrofe (in particolare Reggio Emilia, Piacenza, Modena, ma anche Mantova e Cremona).