Dermatologia: del prof. Feliciani le linee guida europee sul pemfigoide bolloso

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Sono “targate Parma” le nuove linee guida europee sul pemfigoide bolloso, rara patologia della pelle. Della loro redazione si è infatti occupato il prof. Claudio Feliciani, docente di Dermatologia e di Malattie cutanee e veneree all’Università di Parma e dirigente medico all’Ospedale Maggiore.
Si tratta di un riconoscimento importante per le professionalità presenti nella Clinica Dermatologica dell’Università di Parma e nell’Unità Operativa complessa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, ed è senz’altro un passo avanti che le pone tra le eccellenze europee in un settore specifico della dermatologia.
Il prof. Feliciani era stato incaricato dall’associazione scientifica “European Dermatology Forum” di coordinare un gruppo di esperti internazionali per redigere le linee guida delle malattie bullose autoimmuni. Il prof. Feliciani, dermatologo in forza al Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Parma e all’Unità Operativa Complessa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, ha lavorato per circa tre anni al progetto per la realizzazione delle linee guida sul pemfigoide, rara patologia che appartiene al gruppo delle malattie bullose autoimmuni. Queste ultime si caratterizzano per la comparsa di bolle sulla pelle o su cute e mucose. Seppur rare, queste malattie influenzano la qualità della vita dei pazienti, che devono assumere per anni farmaci immunosoppressori. Come in tutte le malattie autoimmuni, non si sa perché improvvisamente le cellule adibite a difendere il nostro organismo inizino invece ad aggredirlo producendo anticorpi. Nel caso del pemfigoide bolloso gli anticorpi sono diretti contro la base delle cellule epidermiche.
La nomina di Feliciani, trasferitosi dalla fine dello scorso anno dal Policlinico Gemelli all’Ospedale di Parma, avviene anche grazie ad un’esperienza maturata sul campo presso l’ambulatorio per le malattie cutanee rare ed autoimmuni del Maggiore. L’ambulatorio, avviato agli inizi dell’anno, oltre a tutta la parte clinica assistenziale esegue i test necessari per la diagnosi e collabora con i diversi specialisti quando il coinvolgimento non è esclusivamente cutaneo. Una collaborazione tra Ospedale e Università che prosegue con la specializzazione all’estero dei giovani ricercatori, in particolar modo con l’ateneo olandese di Groningen, dove attualmente una dottoranda di ricerca, la dott.ssa Federica Giurdanella, sta affinando tecniche di laboratorio che permetteranno di diagnosticare altri rari casi di malattie della pelle.
Negli ultimi anni le linee guida stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella pratica clinica, perché assolvono a varie funzioni. Innanzitutto vengono redatte da esperti del settore, e in secondo luogo servono a uniformare l’approccio diagnostico e terapeutico tra tutti gli specialisti, tenendo conto non del proprio punto di vista ma solo delle prove scientifiche. Le linee “guidano” soprattutto i non esperti del settore a seguire al meglio il proprio paziente affetto dalla malattia. In questo caso poi, essendo il pemfigoide una patologia rara, sono ancora più importanti e utili.