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Ricerca: finanziato progetto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Sostenuta con 363 mila euro un'iniziativa di ricerca volta ad individuare nuove strategie per la cura di malattie metaboliche ad elevato impatto cardiovascolare
01 febbraio 2014

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Figura anche un progetto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma tra le iniziative di ricerca sanitaria complessivamente finanziate dal Ministero della Salute alle Aziende sanitarie e agli Irccs del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna – in qualità di destinatario istituzionale – con il bando per la “Ricerca finalizzata 2011-2012”, che prevedeva una sezione generale e una riservata a giovani ricercatori con meno di 40 anni.

Il finanziamento di 363 mila euro è stato ottenuto per un progetto volto ad individuare nuove strategie diagnostiche e terapeutiche per la cura di malattie metaboliche ad elevato impatto cardiovascolare, coordinato dalla dott.ssa Gallia Graiani, ricercatrice dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, afferente al Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale. 

L’ipotesi che sta alla base di questo progetto è che alterazioni funzionali del pool di cellule staminali residenti negli organi e di quello circolante nel sangue siano fattori determinanti nell’insorgenza e sviluppo delle manifestazioni cardiovascolari legate al diabete mellito. In particolare, in questo progetto, verrà studiato l’effetto negativo del diabete sul dialogo tra il comparto staminale cardiaco e quello circolante e sui fattori microambientali che condizionano il traffico, la migrazione e l’attecchimento del pool circolante nell’organo bersaglio.

Il diabete è una patologia multiorgano che coinvolge oltre il 5% della popolazione mondiale e più del 70% dei soggetti diabetici sviluppa malattie cardiovascolari, evidenziando la necessità di individuare strategie volte a limitare l’elevato impatto socio sanitario che questa condizione patologica determina. Se l’ipotesi alla base di questo studio si rivelerà corretta, sarà possibile proporre trattamenti che, migliorando la funzionalità delle cellule staminali, saranno in grado di attenuare o addirittura eliminare gli effetti negativi del diabete sul cuore e diversi altri organi.

La ricerca verrà svolta da tre Unità Operative coordinate dalla dott.ssa Graiani, capofila nazionale, prevalentemente impegnata nello studio di modelli sperimentali di diabete. Collaborano al progetto l’unità coordinata dalla Prof.ssa Alessandra Dei Cas, ricercatrice endocrinologa dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, che ricercherà nuove terapie in grado di ripristinare la funzione dei progenitori circolanti in pazienti diabetici, e l’unità diretta dal Prof. Gian Paolo Fadini, ricercatore presso l’Università di Padova, coinvolto nell’approfondimento dei meccanismi d’insorgenza delle patologie d’organo legate al diabete sia in modelli sperimentali sia in pazienti diabetici.

Ultimo aggiornamento contenuti: 04/02/2014