L’equipe di Gastroenterologia pediatrica interviene d’urgenza all’Ospedale Buzzi di Milano
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L’equipe di Gastroenterologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è stata chiamata per un intervento d’urgenza all’Ospedale dei bambini “Buzzi” di Milano, per risolvere un complicato caso di occlusione intestinale.
Una bimba di tre mesi doveva essere sottoposta per la quarta volta ad un’operazione per occlusione intestinale dopo che aveva già subito tre laparatomie per il medesimo problema, con la resezione di parte dell’ileo (parte terminale dell’intestino tenue). Il ripresentarsi dell’occlusione, senza che se ne fossero capite le cause, in una bimba di così tenera età, rendeva la situazione molto critica e la direttrice della Chirurgia pediatrica dell’Ospedale Buzzi, dottoressa Giovanna Riccipetitoni, ha deciso di chiedere l’intervento della Gastroenterologia pediatrica di Parma, accreditata come uno dei centri nazionali più esperti nell’ileoscopia intraoperatoria, dal momento che ha messo a punto una tecnica particolare per esaminare tutto l’intestino tenue.
Al “Buzzi” sono intervenuti il professor Gianluigi de’ Angelis e la dottoressa Barbara Bizzarri portando con loro la strumentazione specialistica di cui la Gastroenterologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma si è dotata nel corso del tempo grazie alle risorse dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e al frutto delle importantidonazioni ricevute sia dalle industrie locali che dall’associazione di volontariato Snupi (Sostegno nuove patologie intestinali).
All’Ospedale Buzzi l’intervento è durato quattro ore, dalle 19 alle 23. Un’operazione complessa, anche a causa delle operazioni già eseguite in precedenza, nella quale si è reso necessario dilatare per via endoscopica, con appositi dilatatori pneumatici, 4 stenosi dell’ileo, ossia restringimenti infiammatori non visualizzabili ad un esame esterno dell’intestino. Grazie alla tecnica endoscopica sono stati effettuati più di 15 campionamenti bioptici inviati prontamente all’Azienda Ospedaliera di Brescia, all’esame di uno dei più brillanti anatomo-patologi italiani, il dottor Vincenzo Villanacci. Le biopsie hanno permesso di fare una diagnosi precisa individuando una forma gravissima di una malattia rara specie a questa età, laenterite eosinofila. A distanza di un mese il decorso post-operatorio è regolare, non vi sono più state occlusioni e le condizioni generali della bambina, a seguito di una specifica terapia immunosoppressiva, sono in netto miglioramento lasciando intravedere per la piccola paziente un futuro finalmente sereno.