Mieloma multiplo
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È stato pubblicato sulla rivista americana Blood, la più importante rivista internazionale di ematologia e organo ufficiale della Società americana di ematologia, un importante studio sugli effetti e il meccanismo di azione di un nuovo farmaco nei pazienti con mieloma multiplo, che vede come primo firmatario Nicola Giuliani, dirigente medico della Ematologia e Centro trapianti di midollo osseo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Fra i firmatari dell’articolo, anche Vittorio Rizzoli, coordinatore dello studio, e altri professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria: in particolare, medici e biologi delle strutture di Ematologia e Ctmo e di Anatomia e istologia patologica.
La ricerca si è concentrata sugli effetti clinico-biologici di un farmaco innovativo, il Bortezomib, che fa parte di una nuova classe di farmaci per i pazienti affetti da mieloma multiplo, malattia tumorale del midollo osseo caratterizzata da una spiccata tendenza alla distruzione ossea.
“Il nostro studio” spiega Rizzoli, “ha dimostrato come il nuovo farmaco sia in grado di stimolare la differenziazione delle cellule mesenchimali (particolari cellule staminali presenti nel midollo osseo che possono dare origine a diversi tipi di tessuto) in cellule osteoblastiche deputate alla formazione dell’osso, e che tale effetto è direttamente correlato alla risposta clinica del paziente. Il farmaco agisce infatti direttamente sul microambiente osteomidollare, cioè la struttura di supporto del midollo osseo all’interno della quale si trovano i progenitori che danno origine alle cellule del sangue. La dimostrazione del meccanismo di azione del Bortezomib permetterà in futuro sia di espandere le indicazioni terapeutiche sia di sviluppare nuove molecole che agiscano con meccanismo analogo”.
I risultati dello studio sugli effetti del nuovo farmaco verranno presentati in settembre ad Amburgo, al congresso della Società internazionale di ematologia sperimentale.
Parallelamente allo studio clinico, il gruppo ha inoltre portato avanti un lavoro sperimentale per la comprensione dei meccanismi biologici del mieloma e l’identificazione di nuovi target terapeutici. Per la valutazione dell’espressione genica, i ricercatori si sono avvalsi della tecnologia dei microarray, recentemente acquisita dalla struttura complessa di Ematologia e Ctmo: questi nuovi risultati verranno pubblicati nel mese di agosto nella prestigiosa rivista di oncologia sperimentale Cancer Research.
Le ricerche sul mieloma multiplo sono state possibili anche grazie al contributo della Fondazione Cariparma (che ha finanziato l’acquisto dei microarray), dell’Associazione italiana contro le leucemie (Ail), e dell’International Myeloma Foundation.
Il livello di eccellenza raggiunto nella ricerca e applicazione di terapie innovative rende l’Ematologia e Ctmo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma un centro di riferimento per altre unità operative ematologiche regionali e nazionali, secondo percorsi di cura che dalla sperimentazione in laboratorio sono diretti alla cura del malato.