Importante contributo della Clinica geriatrica al 93° congresso americano di endocrinologia
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Cinque studi scientifici, uno dei quali già selezionato per la pubblicazione su riviste di settore: è con questo importante contributo che i ricercatori della Clinica Geriatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Gian Paolo Ceda, si presenteranno al 93° Congresso americano di endocrinologia, in programma a Boston dal 3 al 7 giugno.
Al convegno, punto di incontro dei più autorevoli ricercatori a livello mondiale, i professionisti del Maggiore porteranno il proprio contributo scientifico con cinque comunicazioni relative ad una serie di studi nel campo dell’endocrinologia dell’invecchiamento, frutto anche della collaborazione con gruppi di ricerca internazionali.
A Boston Marcello Maggio discuterà gli effetti antinfiammatori ed ematopoietici del testosterone con due lavori svolti in collaborazione con il National Institute of Health e con l’Università di Pennsylvania e la relazione esistente fra ormoni sessuali, proteine leganti (SHBG) e l’arteriopatia periferica nel soggetto anziano. Mentre Graziano Ceresini, responsabile della struttura semplice di Endocrinologia metabolica geriatrica, presenterà gli studi che hanno documentato come una iperfunzione tiroidea di tipo subclinico nella popolazione anziana, condizione particolarmente frequente, si associa a un aumento della mortalità.
Questa ricerca, di prossima pubblicazione sulla stampa americana e sulla rivista Endocrinenews, è stata selezionato perché di particolare interesse sia per la comunità scientifica che per il grande pubblico. Lo studio, infatti, dimostra come sottili alterazioni della funzionalità tiroidea possono portare a conseguenze avverse per il paziente anziano.
Ceresini, inoltre, in un lavoro condotto in collaborazione con l’Università di Maryland, discuterà gli effetti indotti dagli estrogeni sull’espressione genica a livello tiroideo di due proteine essenziali per l’ormonogenesi tiroidea nell’animale da esperimento. I risultati degli studi effettuati continuano il programma di ricerca della Clinica geriatrica che si svolge da anni nel campo dell’invecchiamento, volto ad analizzare l’influenza delle modificazioni ormonali sul processo di invecchiamento in generale e in alcune condizioni patologiche tipiche del soggetto anziano, quali le patologie tiroidee, la sindrome metabolica, lo scompenso cardiaco e la sindrome della fragilità fisica.
Il contributo degli studi presenta importanti ricadute a livello clinico-assistenziale: grazie, infatti, ai risultati ottenuti con queste ricerche, soggetti anziani particolarmente a rischio possono intraprendere percorsi terapeutici personalizzati.