L’accoglienza ospedaliera alle donne vittime di violenza

Contenuto dell'articolo
Un’opportunità per realizzare con il territorio una rete di aiuto e di sostegno alle donne vittime di violenza, facilitare la formulazione di una richiesta di aiuto e individuare percorsi di uscita a sostegno delle vittime: questi gli obiettivi e i principi che danno il via al percorso formativo “L’accoglienza Ospedaliera alle donne vittime di violenza di genere e di stalking”, progetto realizzato dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma con il contributo della Presidenza dei Ministri, Dipartimento delle Pari Opportunità.
Il percorso si snoderà in una serie di eventi formativi in programma fino a maggio 2013. Il primo incontro “Dalla cultura della violenza all’etica dei sentimenti: uno sguardo generale al fenomeno” si è svolto, oggi, lunedì 17 dicembre all’aula Annaloro, dipartimento Cardio-nefro-polmonare. Il corso è stato aperto dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Leonida Grisendi, dal vice sindaco del Comune di Parma Nicoletta Lia Rosa Paci e dall’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Parma Marcella Saccani e dal presidente del Centro antiviolenza Samuela Frigeri.
Al percorso formativo partecipano gli operatori sanitari, scelti tra quelli abitualmente coinvolti nell’assistenza alle donne vittime di violenza, in particolare, quindi, personale medico e sanitario del Pronto soccorso, dell’Ostetricia e Ginecologia, insieme agli operatori delle Forze dell’ordine, del centro antiviolenza e a un rappresentante dei Medici di Medicina Generale.
Il progetto è stato realizzato grazie ha un finanziamento di 41.500 euro ottenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari opportunità. L’accordo è stato siglato a luglio dal Direttore Generale del Maggiore Leonida Grisendi.
Il progetto è articolato in due fasi: l’attività di formazione del personale del Pronto soccorso e dell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia, per elevare negli operatori la capacità di relazionarsi con le vittime di violenza, e la creazione di una procedura interna per migliorare e standardizzare l’accoglienza della vittima.
Responsabile scientifico del progetto è Antonella Vezzani, presidente del CUG e responsabile della struttura semplice di Terapia intensiva cardiochirurgica. Il progetto è seguito dal Comitato Unico Garanzia (CUG) e dallo Sviluppo organizzativo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) è istituito presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma per promuovere e sostenere le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e per vigilare in materia di discriminazioni. Esplica le proprie attività nei confronti di tutto il personale dell’Azienda. Dal 2010, come previsto dalla normativa, sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i preesistenti Comitati per le pari opportunità e i Comitati per il fenomeno del mobbing.