Riconoscimento internazionale a ricerca della Pediatria

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Una ricerca svolta da medici del dipartimento Materno-infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è stata selezionata tra le migliori 5 ricerche di base tra quelle presentate al Congresso della European Society for Pediatric Endocrinology (Espe) che si è svolto nei giorni scorsi a Istanbul, in Turchia.
Lo studio presentato al congresso, a cui hanno partecipato circa 2.000 persone e a cui erano stati inviati 900 lavori, ha messo in evidenza dati precedentemente non noti relativi alla sensibilità insulinica nelle placente di neonati con ritardo di crescita intrauterino e ha evidenziato un ulteriore meccanismo placentare che porta al deficit accrescitivo. L’insulina è infatti uno dei più importanti fattori di crescita per il feto e la placenta.
Lo studio è stato coordinato e presentato da Maria Elisabeth Street, medico in servizio presso l’Astanteria pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e in precedenza ricercatrice della Clinica Pediatrica diretta da Sergio Bernasconi.
La specialista nei mesi scorsi ha già individuato altre proteine presenti nella placenta (interleuchina-6, IGF-II e IGF-binding proteins), che influenzano la crescita del feto durante la gravidanza e le cui modificazioni sono la causa della nascita di bambini più piccoli rispetto alla loro età gestazionale.
Le nuove conoscenze sul ruolo dell’insulina nel meccanismo placentare sono un ulteriore approfondimento rispetto a quanto già pubblicato in letteratura internazionale e a quanto presentato dalla dottoressa Street lo scorso maggio alla Conferenza Nobel di Stoccolma, sul tema “Biologia dei sistemi e la salute del bambino”.
La comprensione della fisiopatologia della placenta potrebbe essere un punto di partenza per programmare interventi farmacologici specifici, sia durante la gravidanza sia nei neonati molto piccoli.
La ricerca selezionata per il Congresso di Istanbul è stata condotta nell’ambito della Clinica Pediatrica, con il contributo di Sergio Bernasconi e Cecilia Volta, e di Isabella Viani per la parte di laboratorio. Hanno inoltre collaborato Alberto Bacchi-Modena, Dandolo Gramellini e Stefania Fieni, della Ostetricia e ginecologia.