Convegno sul Percorso nascita, con Michel Odent

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Si terrà all’Auditorium dell’Edificio polifunzionale del Campus, venerdì 19 settembre, il convegno “Michel Odent e il percorso nascita. Le competenze del neonato e della madre”, organizzato da Azienda Ospedaliero-Universitaria e Azienda Usl di Parma. Il convegno si svolgerà dalle 8.30 alle 18.00. Le iscrizioni giunte sono state 450 e pertanto è stata spostata la sede del convegno dall’Ospedale al Campus, per avere a disposizione una sala più capiente.
Al convegno sono previsti tre diversi interventi di Michel Odent, autore di 12 libri, pubblicati in 21 lingue, sul tema della nascita. Gode di notorietà per aver introdotto negli anni Settanta concetti come il parto in acqua e l’allestimento in ospedale di speciali stanze per partorire, che garantiscono un ambiente familiare. Tra il 1962 e il 1982 è stato primario del reparto di chirurgia e della maternità dell’ospedale di Pithiviers in Francia. Dal 1982 al 1990 è stato primario della sola maternità. Nel 1985 fondò il Primal Health Research Centre a Londra il cui obiettivo è lo studio delle conseguenze a lungo termine delle prime esperienze di vita.
Responsabili scientifici del convegno sono Daniela Viviani, responsabile della struttura semplice Percorso centro nascita nella Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Parma e Paola Salvini, direttore del programma Salute donna dell’Azienda Usl di Parma. Il convegno è organizzato in collaborazione con il Collegio interprovinciale delle ostetriche di Parma e Piacenza e con l’associazione di volontariato Futura.
Il convegno farà il punto sulla fisiologia della nascita. Infatti, un certo numero di discipline in pieno sviluppo, tra cui la psicoendocrinologia, l’epidemiologia e l’etologia, suggeriscono l’introduzione di nuovi criteri di valutazione e apportano molteplici ragioni per interferire il meno possibile nelle diverse fasi del parto. Nell’ottica di un’umanizzazione dell’evento nascita, la tendenza è quindi quella di riscoprire i bisogni di base della partoriente e del neonato, in contrasto con chi sostiene invece che in futuro il taglio cesareo diventerà il modo più abituale di partorire.