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Dimesso dall’Ospedale di Parma il giovane macedone coinvolto nell’incendio di Kocani

Coordinata un’assistenza multidisciplinare per il suo pieno recupero
01 aprile 2025

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È stato dimesso ieri dalla Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma il ragazzo di 17 anni coinvolto nel tragico incendio avvenuto in una discoteca della cittadina macedone di Kocani. Il giovane, trasferito in Italia tramite il Dipartimento della Protezione Civile, era stato ricoverato lo scorso 18 marzo per una polmonite chimica e un’ustione superficiale di secondo grado al volto.

Durante il periodo di degenza, il ragazzo è stato seguito da un’équipe multidisciplinare composta da pediatri, chirurghi plastici, pneumologi endoscopisti, psicologi e mediatori culturali, che hanno lavorato in stretta sinergia per garantire un’assistenza globale, non solo sul piano clinico, ma anche emotivo e relazionale.

Ad accompagnarlo all’aeroporto di Bologna per il rientro in patria – insieme al padre – è stata la Sig.ra Frosina T. Remenski, Console generale della Repubblica di Macedonia del Nord a Venezia. Il giovane ha fatto ritorno nel proprio Paese con un volo di linea.

“La possibilità di prenderci cura di questo ragazzo è stata, prima di tutto, un’esperienza profondamente umana. La sua famiglia, la console e i colleghi medici della Macedonia del Nord ci hanno espresso una sincera gratitudine, che condividiamo con tutto il personale sanitario coinvolto: medici, infermieri e operatori che hanno offerto, come sempre, competenza e grande sensibilità,” ha dichiarato la prof.ssa Susanna Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica di Parma.

“Durante un momento così drammatico, abbiamo cercato di costruire attorno a lui un ambiente di cura e di ascolto. Considerato che il prossimo 18 aprile mi troverò a Skopje per altri impegni, la famiglia ha espresso il desiderio di incontrarmi nuovamente. Se sarà possibile, sarà per me un grande piacere rivederli: ritrovare i pazienti nel loro contesto di vita è un’esperienza che arricchisce entrambi e aiuta a trasformare un brutto ricordo in un legame umano positivo e duraturo”, conclude Esposito.

Il ragazzo era arrivato a Parma lo scorso 18 marzo nell’ambito di un’operazione internazionale promossa dal Governo nell’ambito dell’attività di Protezione civile europea,  coordinata dalla Prefettura di Bologna in collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e l’assessorato regionale alle Politiche per la salute. 

Ultimo aggiornamento contenuti: 01/04/2025