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Trapianti di Rene e Pancreas a Parma, una lunga storia iniziata nel 1986

Quasi quarant'anni di attività per il Centro dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Dal primo trapianto di rene eseguito nell'aprile del 1986 al riconoscimento  di Centro di Eccellenza dall'Istituto Superiore di Sanità nel 2012
21 marzo 2025

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Il Centro Trapianti di Parma deve la sua nascita alla visione e alla determinazione di due figure chiave: Luigi Migone, clinico medico a Parma, ed Edmondo Malan, chirurgo a Milano.  Negli anni Settanta, sostennero con forza l’idea di creare un centro trapianti nella città ducale.

L’attività prese il via grazie ai loro allievi, il nefrologo Vincenzo Cambi e il chirurgo Gian Carlo Botta, che nel 1986 eseguirono il primo trapianto di rene da donatore cadavere su un paziente di 35 anni. Questo intervento segnò l’inizio di una storia di successi, in un contesto sociale complesso, come dimostra l’occupazione della sala del Consiglio Comunale da parte di pazienti dializzati solo un anno prima.

Nel corso degli anni, il Centro Trapianti di Parma ha visto passare diversi chirurghi, nefrologi e immunogenetisti dei trapianti che nel tempo hanno introdotto tecniche e protocolli innovativi, tra questi i chirurghi Enzo Capocasale e Patrizia Mazzoni, i nefrologi Lucia Bignardi, Luca Arisi e Giovanni Piotti e la genetista Paola Zanelli. Già nel 1992, è stato eseguito il primo trapianto di rene da donatore vivente, utilizzando un accesso chirurgico classico. Il 1998 ha segnato un altro passo avanti con l’introduzione del trapianto combinato rene-pancreas, con l’assegnazione al Centro di Hub regionale per il trapianto di Pancreas. Dal 2001, primi in regione, si è passati a tecniche mini-invasive per il prelievo di rene da donatore vivente e negli anni successivi è stata introdotta la tecnica robot assistita. Nel 2001 il Centro ha contribuito alla realizzazione della lista unica Emilia-Romagna insieme a Bologna e Modena con Parma quale Centro regionale di immunogenetica dei trapianti. Nel 2001 è stato avviato il programma di doppio trapianto, mentre nel 2008 è stato realizzato con successo il primo trapianto da donatore vivente incompatibile, un anno dopo è stato effettuato il primo trapianto di pancreas isolato nella regione Emilia-Romagna. Nello stesso periodo, Parma è stata tra i primi Centri a realizzare trapianti nel ricevente HIV positivo.

Nel 2012 la struttura del Maggiore è stata riconosciuta come Centro di Eccellenza dall’Istituto Superiore di Sanità. Nel 2019 è stato avviato il programma di trapianto di rene da donatore dopo morte cardiocircolatoria (DCD) Nel 2023 il centro ha avviato con successo il programma di trapianto da donatore cadavere HLA-incompatibile con cross-match positivo, realizzando il secondo trapianto di tale tipo mai fatto in Italia. 

Collaborazioni

Il Centro di Parma ha partecipato ha tutti i protocolli innovativi introdotti nella rete nazionale e ha sviluppato una rete di collaborazioni con il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna e il Centro Nazionale Trapianti e numerose collaborazioni internazionali, partecipando attivamente alla stesura di varie linee guida nazionali ed europee.

I numeri

Dei primi 2000 trapianti effettuati, 1778 sono stati di rene, inclusi 1638 trapianti di rene singolo e 139 doppi trapianti, e di recente, due trapianti da donatore incompatibile con cross-match positivo. Altri 52 interventi hanno riguardato il trapianto combinato di rene-pancreas, di cui 51 simultanei e uno di pancreas isolato. Inoltre, 170 trapianti di rene sono stati effettuati da donatori viventi, di cui 28  da donatore incompatibile.

Ultimo aggiornamento contenuti: 21/03/2025