Furioso per Natura: il progetto di Lenz Fondazione al Padiglione Rasori

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I primi quattro episodi del progetto performativo biennale Il Furioso di Lenz Fondazione inaugurano, all’Ospedale Maggiore di Parma, la XX edizione del Festival Internazionale Natura Dèi Teatri. Negli stessi giorni, in arrivo due interessanti occasioni di approfondimento sui rapporti tra arte e psicologia e tra cinema e neuroscienze.
Natura Dèi Teatri, il Festival Internazionale di Visual & Performing Arts curato da Lenz Fondazione, torna a Parma dal 19 novembre al 6 dicembre.
L’apertura è affidata alla presentazione, negli spazi del Padiglione Rasori dell’Ospedale Maggiore di Parma – dei primi quattro episodi del progetto biennale Il Furioso di Lenz Fondazione: il Festival ospiterà da giovedì 19 a sabato 21 e da giovedì 26 a sabato 28 novembre (tutti i giorni inizio alle ore 21) il debutto assoluto dei nuovi capitoli #3 e #4, rispettivamente intitolati L’Uomo e Il Palazzo – unitamente ad una nuova mise-en-site dei capitoli #1 La Fuga e #2 L’Isola.
Sulla scelta di questa suggestiva e singolare location, Maria Federica Maestri, responsabile di installazione, elementi plastici e regia de Il Furioso, suggerisce: «L’immagine dei vecchi padiglioni novecenteschi situati in un’area storica del complesso ospedaliero di Parma appare dura e potente, una fisica scenica confacente a questo nuovo viaggio nell’Uomo ariostesco. Il processo creativo è in grado di rovesciare i destini individuali, così come è accaduto in questi anni agli attori sensibili di Lenz grazie alla collaborazione con il DAISM-DP di Parma, e compiere un ulteriore passaggio di riappropriazione del luogo di cura trasformandolo in luogo di produzione artistica con un esaltante atto di sovvertimento poetico».
Natura Dèi Teatri, come di consueto, dà spazio anche alla riflessione teorica. A fianco delle performance sono in calendario due densi momenti di approfondimento.
Sabato 21 novembre alle ore 17 all’Aula dei Filosofi in via Università 12 a Parma, la presentazione del numero speciale de I quaderni di PsicoArt, Inquietudine delle intelligenze. Rassegna sulle arti irregolari, sarà occasione per riflettere assieme a Stefano Ferrari, Maria Inglese, Sergio Manghi e Bianca Tosatti sugli stratificati e complessi rapporti fra arte e psicologia.
Mercoledì 25 novembre alle ore 18 a Lenz Teatro, in via Pasubio 3/e a Parma, è in programma un incontro (Nuove concatenazioni sui temi: Materia del Tempo, Porte e Soglia, multimodalità di fruizione dell’immagine e nuove mediazioni. Immagine, corpo, cervello) che attraversa e rilancia i temi concettuali del triennio 2015-2017, dedicato all’artista visivo Richard Serra, di Natura Dèi Teatri. A partire dal libro Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze di Vittorio Gallese e Michele Guerra, gli autori dialogheranno con il co-direttore artistico del Festival Francesco Pititto, che racconta: «All’inizio del duemila ho realizzato un film-documento dal titolo Apoplexia Cerebri sull’esperienza di lavoro con gli attori sensibili e, nella scheda di presentazione, scrivevo: “Ah! se già esistesse un occhio meccanico dentro all’occhio dell’uomo, proprio vicino al cervello, visione e pensiero gomito a gomito, riversare riformata la forma del vero in tempo reale! Senza post, senza montaggio che non sia già – Imago in érgon”. Quindici anni dopo un neuroscienziato e uno storico del cinema, in straordinaria sequenza di pensiero critico, hanno riaperto grandi questioni che rimettono in discussione diversi luoghi comuni su corpo, immagine, cervello; di conseguenza sull’arte, sulla filosofia, sulla psicologia, sulla psicoanalisi, sulla scienza.».