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25 anni di trapianti a Parma

Celebrati con un convegno al Teatro Regio i 25 anni di attività del Centro trapianti dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Dal 1986 a oggi sono stati effettuati 1181 interventi
06 maggio 2011

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Si celebrano oggi, venerdì 6 maggio, i 25 anni di attività di trapianto all’ospedale Maggiore di Parma. Per l’occasione è in programma al Ridotto del Teatro Regio un convegno  volto a ricordare le tappe principali di un laboriosa e proficua attività iniziata il 2 aprile 1986 quando l’équipe del professor Gian Carlo Botta eseguì il primo trapianto di rene effettuato a Parma. Il convegno è dedicato alla memoria dell’illustre chirurgo che, per oltre vent’anni, è stato docente di Chirurgia nell’Ateneo cittadino e si è occupato al Maggiore di trapianti e di chirurgia vascolare, toracica ed addominale.

Nel Centro trapianti di Parma (CTP), presso la struttura complessa di Clinica chirurgica e trapianti d’organo diretta da Mario Sianesi, si effettuano trapianti di rene da cadavere e da vivente, rene-pancreas e pancreas isolato, in collaborazione con la struttura complessa di Nefrologia, diretta da Carlo Buzio.
Attualmente al CTP afferiscono l’équipe chirurgica (Enzo Capocasale, Raffaele Dalla Valle, Maurizio Iaria e Maria Patrizia Mazzoni) e nefrologica (Lucia Bignardi, Umberto Maggiore e Augusto Vaglio).

Dal 1986 ad oggi nel Centro trapianti sono stati effettuati 1.181 interventi di trapianto d’organo, tra i quali nel 2001 il primo trapianto da vivente in regione con prelievo del rene per via laparoscopica, nel 2008 il primo trapianto di rene ABO incompatibile da vivente in Italia e nel 2009 il primo trapianto di pancreas isolato in Emilia-Romagna. Il CTP è centro di riferimento regionale per il trapianto di rene-pancreas e pancreas isolato e dal 2005 è riconosciuto dall’Istituto superiore di sanità come centro d’eccellenza per l’attività trapiantologica, insieme ad altri 12 centri sui 43 attivi in Italia.
Sulla base dei dati pubblicati recentemente dal Centro nazionale trapianti, relativi agli anni 2000-2008, il CTP può essere annoverato tra i primi 10 centri trapianto italiani, per il numero di interventi eseguiti e per risultati ottenuti, nonostante la complessità della casistica trattata.

“I trapianti – spiega Enzo Capocasale, chirurgo della struttura complessa di Clinica chirurgica e trapianti d’organo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – costituiscono l’esempio paradigmatico dell’importanza del lavoro multidisciplinare  senza il quale non è possibile raggiungere validi risultati in questo campo.  Nel nostro ospedale sono stati ottenuti grazie alla disponibilità e competenza di numerosi professionisti quali anestesisti, cardiologi, infettivologi, radiologi, anatomopatologi e altri”.

I principali obiettivi presenti e futuri del Centro trapianti sono l’ulteriore  sviluppo del programma di trapianto di pancreas, l’incremento dell’attività di trapianto da vivente mediante l’utilizzo sempre maggiore di donatori ABO incompatibili e la razionalizzazione della lista d’attesa, come da direttiva della Regione.

La storia

La sera del  2 aprile 1986 l’équipe di Gian Carlo Botta eseguiva il primo trapianto di rene a Parma. Un evento per la città, che solo un anno prima aveva assistito all’occupazione della sala del consiglio comunale da parte dei pazienti dializzati.

La nascita di un Centro trapianti a Parma è stata sostenuta con determinazione negli anni Settanta da Luigi Magone, clinico medico a Parma, e da Edmondo Malan, clinico chirurgo a Milano. L’attività trapiantologia è iniziata nella città ducale grazie all’impegno di due loro allievi, il nefrologo Vincenzo Cambi e il chirurgo Gian Carlo Botta.

I numeri

Dal 1986 ad oggi presso il Centro trapianti sono stati eseguiti 1.181 trapianti di cui 1.092 di rene da donatore cadavere (1.054 di rene singolo, 38 doppi trapianti), 54 trapianti di rene da vivente (nella maggior parte dei casi con prelievo del rene dal donatore per via laparoscopica) e 35 trapianti di pancreas (34 di rene-pancreas, 1 di pancreas isolato).

Presso il Centro trapianti sono attualmente in lista d’attesa circa 430 pazienti, il 70% dei quali residenti fuori regione, a testimonianza della forte attrazione che il CTP ha sul territorio nazionale.

Ultimo aggiornamento contenuti: 05/11/2012