Conclusioni del Direttore Generale

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Il bilancio di missione, pur nella sua complessità, è un documento utile per la consultazione, che presenta veramente innumerevoli informazioni sull’attività, sulle caratteristiche e sul funzionamento dell’Ospedale, e in effetti, il formato elettronico, che è stato già da tempo scelto per agevolare la divulgazione e ridurre i costi derivanti da una pubblicazione cartacea, consente di effettuare letture per temi di interesse o per parole chiave. Si conferma l’introduzione nel capitolo 3 di una sintesi della relazione sulla performance, che porterà alla progressiva trasformazione del documento, come strumento di accountability inserito nel ciclo della performance, in linea con gli indirizzi regionali e dell’Organismo Indipendente di Valutazione Enti e Aziende del Servizio Sanitario Regionale e per l’ARPA della Regione Emilia-Romagna.

È nelle conclusioni del bilancio di missione che è possibile, peraltro, tracciare le strategie di sviluppo, mettere a fuoco alcuni degli obiettivi prioritari del prossimo futuro, fra quelli dettagliati, declinati e strutturati nel Piano della Performance, che è il documento programmatico triennale che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione delle prestazioni dell’amministrazione, e delle persone che vi lavorano.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha attuato negli ultimi anni molteplici investimenti sulle proprie strutture al fine di qualificare l’offerta sanitaria e il sistema dell’accoglienza ospedaliera che hanno portato l’Ospedale a dotarsi di strutture di eccellenza. All’interno di questo contesto oggi è divenuto prioritario aggiungere un nuovo importante tassello a questo percorso di innovazione con la creazione di un Polo Oncologico Integrato, che intende rispondere alle indicazioni emerse dal quadro epidemiologico sui fabbisogni della popolazione dei prossimi 25 anni e alle recenti indicazioni regionali in tema di rete ospedaliera e di riconversione delle attività di day hospital nelle patologie oncologiche in regime ambulatoriale.
Il progetto è stato presentato alla cittadinanza in occasione del convegno “L’ospedale diffuso: oltre i confini del luogo”, organizzato insieme a Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Parma, Università degli studi di Parma, Azienda Usl di Parma e Comitato Consultivo Misto AOU, il 31 ottobre 2015 per celebrare i 100 anni dalla posa della prima pietra dell’ospedale a padiglioni (e già richiamato nell’Introduzione al volume).
La scelta di questo contesto trasversale e condiviso mette in evidenza come il tema dell’integrazione e della rete sia centrale nella progettualità del Polo Oncologico.
Tale tema va considerato sia in una prospettiva interna alle funzioni sanitarie che nel Polo verranno raccolte e, dunque, orientato alla concreta e salda realizzazione dell’obiettivo della centralità del paziente. In altri termini, il paziente deve trovare nel Polo un’organizzazione che garantisca l’accoglienza al malato e la necessità di tener conto della sua specificità e semplifichi i percorsi, assicurando la presa in carico diretta.
Nondimeno la sfida dell’integrazione riguarda l’intero percorso di cura ed è quella di saper coniugare l’alta complessità tecnologica della cura (garantita dal Polo sia nelle funzioni di degenza che in quelle di day hospital e ambulatoriali, queste ultime due sempre più preferibili come setting di cura appropriati) con la prossimità al paziente e alla sua famiglia e di garantire opportunità e qualità nell’insegnamento e nella ricerca.
Il Polo è quindi uno degli snodi della rete tra servizi e istituzioni, che deve consentire di migliorare l’utilizzo dei servizi dedicati alla salute, garantendo quello che serve ed è appropriato e alleggerendo i disagi dovuti alla dimensione spaziale e temporale della cura.
In tale prospettiva di integrazione, già nel corso del 2015, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Azienda Sanitaria territoriale hanno intrapreso un percorso di rafforzamento dell’integrazione tra i professionisti relativamente allo sviluppo di programmi e percorsi di intervento sui pazienti fragili e cronici, a partire dal convegno “L’integrazione tra i professionisti delle Aziende Sanitarie della Provincia di Parma: conoscere la rete e programmare gli interventi” (Novembre 2015) cui ha fatto seguito la costituzione di gruppi di lavoro.

Come già affermato in occasione del precedente bilancio di missione, integrazione è, peraltro, un elemento denotativo essenziale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, nata appunto nella prospettiva di “integrare” le dimensioni dell’assistenza, della didattica e della ricerca proprie di un grande ospedale, creando con l’Università di Parma le condizioni per una crescita armonica.
Hanno dato e danno un importante contributo in tale direzione, nell’ambito delle rispettive competenze, il Comitato di Indirizzo e il Collegio di Direzione, la cui importante funzione di stimolo e partecipazione deve essere ulteriormente rafforzata.
Lavorare sulla rete che già esiste tra Ospedale e Azienda territoriale è l’impegno che le due Direzioni stanno affrontando, rivedendo la propria organizzazione in una prospettiva di integrazione e unificazione di servizi, che supera anche il concetto di rete stessa, per una vera e propria messa in comune di risorse e attività. Si tratta di un cambiamento importante per diversi servizi e attività e per tante persone che vi operano che diventerà operativo a partire dal 31 Ottobre 2016.
Tale orientamento risponde pienamente agli obiettivi di pianificazione di sistema posti dal governo della Regione per lo sviluppo del Servizio Sanitario Regionale.

La disponibilità dell’Ospedale alla costruzione di reti e sinergie è rivolta agli interlocutori istituzionali, ma anche a volontariato, organizzazioni dei cittadini e degli utenti, organizzazioni sindacali, istituzioni locali, fondazioni, attori privati, chiunque, a qualunque titolo, è interessato, non tanto e non solo all’ospedale, quanto al tema della cura e della presa in carico.
Il primo passo compete comunque a noi, a chi all’interno dell’Ospedale opera per garantire i servizi ai cittadini del territorio di Parma (e non solo).

Ultimo aggiornamento contenuti: 30/11/2016