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Nella seduta del 17.09.2012 è stato illustrato ai componenti del Comitato di Indirizzo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma il Bilancio di Missione 2012 per l’espressione del parere previsto dall’art. 4 del Regolamento del Comitato medesimo. Il Comitato dà atto, in particolare, che il documento sottoposto alla sua valutazione è conforme, nella struttura e articolazione, alle specifiche indicazioni regionali. Il Comitato ha analizzato i vari capitoli in cui è suddiviso il documento, esaminando con particolare attenzione i capitoli dedicati alla produttività, al contributo dell’Azienda alla copertura dei LEA, alla promozione della eccellenza (clinica, tecnologica, organizzativa), alla integrazione con l’Università degli Studi di Parma.
Produttività, il Comitato sottolinea il ruolo positivo svolto dall’Azienda nella rete dell’offerta provinciale e regionale e rileva un incremento generale del valore della produzione. Nel 2012, si osserva un incremento pari a 2,6% del numero di ricoveri (52.674 nel 2012), confermando un indice di complessità stabile e la messa in opera di azioni volte ad un continuo miglioramento dell’appropriatezza e alla promozione del governo clinico.
A conferma della complessità globale della casistica trattata presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria, anche nel 2012, la percentuale di ricoveri con punto DRG > 2,5 resta costantemente superiore alla media regionale di un punto percentuale. Nella provincia di Parma il tasso di ospedalizzazione standardizzato, dopo la flessione avuta nel 2011, registra un incremento, senza però tornare ai livelli del 2010, raggiungendo nel 2012, per quanto concerne il regime ordinario, il valore di 128 per 1.000 abitanti, al di sopra della media regionale, che ha un valore pari a 125 per 1000 abitanti. Mentre per i ricoveri in regime di Day Hospital si registra un tasso di ospedalizzazione standardizzato per la provincia in decremento. Considerando il contributo dell’AO di Parma alla composizione del tasso di ospedalizzazione (58,2%) per il regime ordinario, si evince che l’AO di Parma costituisce l’ospedale di riferimento per l’intera provincia, e accoglie il maggior numero di casi con la più elevata complessità.
Il contributo fornito dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma alla copertura dei Livelli Essenziali di Assistenza garantisce la fornitura del 76% dei posti letto per acuti pubblici della provincia e la fornitura del 62% della produzione provinciale per l’assistenza specialistica ambulatoriale complessiva, e concorre a permettere alla AUSL di riferimento un costo pro-capite per livello di assistenza che, pur essendo incrementato rispetto all’anno precedente, mantiene valori inferiori alla media regionale e fra i più bassi rispetto a quelli delle Aziende Usl nel cui territorio insiste un’azienda ospedaliero-universitaria. Si consideri che, a partire dal 2011, è stata modificata la modalità di calcolo e i costi delle Aziende Usl sono stati integrati con la quota di costo eccedente il valore del ricavo derivante dalla produzione delle aziende ospedaliere.
La mobilità attiva resta costantemente elevata, mentre si sta riducendo la mobilità passiva extra regionale. A questo proposito il Comitato segnala che il numero di pazienti residenti nella provincia di Parma che non afferisce alle strutture HUB e di eccellenza dell’Azienda Ospedaliera di Parma è contenuto, ad eccezione delle Strutture Cardiochirurgia e Neurochirurgia per le quali si osserva una migrazione soprattutto verso la Lombardia, compensata da una mobilità attiva che si attesta, rispettivamente, al 53% e al 51%.
Il Comitato rileva, inoltre, come resti trascurabile l’attività svolta in libera professione, specialmente in campo chirurgico e ritiene il fenomeno meritevole di approfondimento.
Il Comitato rileva con soddisfazione come alcune funzioni HUB dell’Azienda, per la loro capacità di attrarre e trattare casistica complessa, confermino una importante azione di richiamo per tutta l’area della Emilia nord con alte percentuali di ricoveri di pazienti provenienti da fuori provincia e regione.
Per quanto riguarda i ricoveri di residenti extraprovincia ed extraregione presso reparti che non svolgono a livello regionale funzioni HUB, ossia le unità operative d’eccellenza, si segnalano alcune Strutture Complesse, che hanno una percentuale significativa di ricoveri di pazienti provenienti da fuori provincia e regione, in particolare la Chirurgia Maxillo-Facciale (67%), la Chirurgia Pediatrica (57%), e la Oncoematologia Pediatrica (52%), indicative di una elavata attrazione per la qualificata attività svolta.
Il Sistema Integrato di Assistenza ai grandi Traumi (SIAT) dell’Emilia Nord Occidentale ha sede HUB presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e copre i territori di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. La funzione HUB esercitata dall’Azienda Ospedaliera tratta complessivamente il 30% dei casi di traumi dell’area Emilia occidentale, con punte significative relativamente alle ustioni (87%), alla traumatologia addominale (41%) e alla traumatologia intracranica (37%).
Per quanto riguarda l’attività di Pronto Soccorso si conferma la positiva attività di OBI (che, con 8% degli accessi in PS, rientra nelle indicazioni regionali), a fronte di un trend in continua crescita degli accessi in Pronto soccorso (+4,25% rispetto al 2011) con tempi medi di processazione in linea con la media regionale. La percentuale di dimissione dopo il periodo di osservazione in OBI è del 72%, ben oltre i riferimenti minimi della Regione (60%). Anche i tempi di osservazione sono ampiamente rispettati.
Promozione della eccellenza clinica, tecnologica ed organizzativa:
In ambito clinico, il Comitato di Indirizzo sottolinea positivamente che l’Azienda ha proseguito le attività previste per l’implementazione della Rete delle Malattie Rare sia per le funzioni Hub (emofilia e malattie emorragiche congenite), sia per le funzioni Spoke (tra cui talassemia e anemie emolitiche ereditarie). Inoltre, si evidenzia il miglioramento dei processi di accesso, trattamento e dimissione delle persone con bisogno di assistenza in fase post-acuta e riabilitativa.
Complessivamente, nel corso dell’anno 2012 l’attività trapiantologica è stata sostanzialmente sovrapponibile rispetto a quella dell’anno precedente, sia per quanto concerne l’attività di trapianto da vivente che da cadavere. I risultati dell’attività di trapianto renale da cadavere sono stati sovrapponibili a quelli dei migliori Centri nazionali ed internazionali, nonostante l’elevata complessità clinica della casistica trattata. Inoltre, si registra l’incremento dei trapianti di cornea e dei trapianti di midollo osseo allogenici, ossia da donatore (compatibile o semi-compatibile). Questo tipo di trapianto è oggi una realtà clinica che consente di prospettare e poi di effettuare il trapianto a tutti i pazienti indipendentemente dalla disponibilità di un donatore perfettamente compatibile. Sono ancora pochi i centri, nazionali ed esteri, che lo possono effettuare.
In campo tecnologico, si segnala il completamento della realizzazione dell’interventistica radiologica e neuroradiologica, comprensiva della sala interventistica ibrida; la realizzazione della radiologia pediatrica e l’installazione del monitoraggio paziente per il Nuovo Ospedale dei Bambini; il completamento dell’aggiornamento dell’applicativo gestionale di cardiologia.
In ambito di miglioramento della capacità organizzativa, il Comitato segue con interesse l’avanzamento del progetto di riorganizzazione per intensità di cura delle unità operative ortopediche.
Nel campo dell’integrazione tra le attività assistenziali, di didattica e di ricerca si rileva come si sia ulteriormente rafforzato il rapporto di integrazione tra la Azienda e l’Università nella definizione di modalità omogenee di gestione e organizzazione dei professionisti universitari e ospedalieri.
Anche se ancora in definizione, il Comitato di Indirizzo manifesta il proprio interesse per il Progetto del Centro Comune di Ricerca (CCR), che prevede la realizzazione di un’area strategica con al suo interno competenze e tecnologie all’avanguardia, per effettuare ricerca di alta qualità. Per quanto riguarda l’attività di ricerca, si segnala un ulteriore incremento in termini di Impact Factor delle pubblicazioni. Inoltre, il raffronto della produzione scientifica per area tematica con altre istituzioni internazionali evidenzia un buon posizionamento dell’Azienda.
Il Comitato ribadisce, come già osservato nel parere espresso al Bilancio di Missione 2009, che si rende indispensabile in tempi possibilmente brevi la completa attuazione dell’art. 9 della L.R. 29/2004, che regolamenta la partecipazione economica delle Università alle attività svolte dalle Aziende Sanitarie e ne permetta la quantificazione. Il Comitato auspica che la fornitura da parte della Agenzia Regionale di strumenti idonei di misurazione possa in breve termine favorire una corretta determinazione del contributo alla attività assistenziale da parte della componente universitaria.
Nel 2012 si sono completati i lavori del Nuovo Ospedale dei Bambini, anche se il trasferimento nella nuova struttura è avvenuto all’inizio del 2013.
Controllo della spesa sanitaria:
Il rispetto degli adempimenti sanciti dal Patto per la Salute 2010-2012 e dalle successive normative in materia di stabilizzazione finanziaria, finalizzati al controllo della spesa sanitaria e a sostenere le azioni necessarie al miglioramento della qualità delle prestazioni e dell’appropriatezza di utilizzo delle risorse, risulta particolarmente impegnativo. Nel corso dell’anno 2012 l’Azienda ha perseguito strategie di ottimizzazione e razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse allo scopo di presidiare il governo e la sostenibilità economico-finanziaria a fronte dell’impatto di variabili espansive della spesa quali: gli aspetti demografici e epidemiologici, il progresso scientifico e tecnologico, gli automatismi di revisione dei prezzi contrattuali e i fenomeni inflattivi. Il trend degli ultimi anni evidenzia un miglioramento della performance gestionale che si allinea ai valori medi regionali. In particolare il costo del lavoro che per l’anno 2011 registrava un valore pari al 53%, nel 2012 si allinea al valore medio regionale del 50%.
Il Comitato di Indirizzo giudica favorevolmente le politiche messe in atto dall’Azienda per il contenimento dei costi e il ricorso alla aggregazione degli acquisti a livello di area vasta. In questo ambito si rileva una sempre maggiore rilevanza acquisita dalla Azienda in ambito di gare di acquisto ove è divenuta capofila in settori importanti.
Il Comitato di Indirizzo ritiene che il Bilancio di Missione 2012 costituisca una corretta, completa e ben documentata rilevazione dell’attività svolta nel corso dell’anno dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, dei rapporti di collaborazione tra Azienda ed Università degli Studi di Parma, e confermi l’ottimo posizionamento dell’Azienda nell’ambito dell’assistenza sanitaria provinciale e regionale.
Esprime, pertanto, parere favorevole sul documento.
Carlo Coscelli
Presidente del Comitato di Indirizzo